Madeleine, favola contemporanea girata in Piemonte, arriva in sala

Madeleine, favola contemporanea girata in Piemonte, arriva in sala

 

INTERVISTA Madeleine è il film di Lorenzo Ceva Valla e Mario Garofalo, che dopo avere partecipato a numerosi festival internazionali, da Bangkok in Thailandia a Sedona negli Stati Uniti e a Dhaka in Bangladesh, da giovedì 27 aprile sarà distribuito nei cinema: ad Alba sarà proiettato al Cine4 Cityplex.

Prodotto da Ainom e dall’Amego dell’attrice e produttrice ungherese Andrea Osvàrt, è stato girato in Piemonte, tra Torino, Moncalieri, Airasca, Bricherasio, None e Barge con il sostegno della Film commission Torino Piemonte. L’opera ha trovato le difficoltà consuete per una produzione indipendente, ma alla fine è uscito in sala grazie all’opera dell’albese Emanuele Caruso e della sua società Obiettivo cinema. Madeleine tratta di temi e problemi difficili come la pedofilia, la violenza sulle donne e l’abbandono dei minori.La protagonista, Madeleine (interpretata da Chloé Thill) e sua sorella Sophie (Adèle Zaglia) sono italo-francesi e figlie di genitori separati. Stanno passando le vacanze dalla nonna in una cascina di campagna. In quest’ambiente tranquillo, quasi noioso, nasce la storia.

Come si sviluppa il film, Garofalo?

«Volevo raccontare la storia di una bambina che trascorre le vacanze con la sorella in un’afosa campagna piemontese (tra Saluzzo e Pinerolo), dove le giornate sembrano tutte uguali. Le ragazze sono in attesa del papà, che è in città al lavoro e non riesce a occuparsi di loro. Quando hanno bisogno d’aiuto per la nonna che si sente male, chiamano un medico, il quale si rivela una sorta di orco cattivo. Le due sorelle scappano e partono alla ricerca del padre. È una favola contemporanea».

Il film ha partecipato a diversi festival. Che accoglienza ha avuto?

«Ha girato l’Asia, gli Stati Uniti e l’Europa, per poi giungere in Italia, dove finalmente arriverà in sala, distribuito da Emanuele Caruso. È stato accolto bene perché riesce a essere una favola universale, adatta a tutte le mentalità e età, in Paesi diversi. Ho scelto di raccontare una situazione ormai frequente, di genitori di nazionalità diverse, aspetto che permette alle figlie, in particolare a Madeleine, di esprimersi in più lingue. La protagonista è una bambina che sa comunicare e far comunicare tra loro i diversi personaggi della storia».

p.r.

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