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Morbillo: 500 casi in Piemonte da dicembre 2016

Morbillo: 500 casi in Piemonte da dicembre 2016 1

TORINO L’epidemia di morbillo in Piemonte ha fatto registrare 500 casi: è quanto emerge dal Bollettino settimanale del Ministero, datato 11 aprile, e riguardante la settimana dal 3 al 9 aprile.

In tutta Italia i casi sono stati 1.473 dall’inizio dell’anno, di cui 17 nell’ultima settimana; l’88% delle persone colpite non era vaccinato. Il 34% ha avuto almeno una complicanza (le più frequenti sono diarrea, stomatite, cheratocongiuntivite, polmonite ed epatite e arrivano fino all’encefalite) e il 39% è stato ricoverato. L’età media più colpita è di 27 anni.

Morbillo: 500 casi in Piemonte da dicembre 2016

In Piemonte i casi hanno riguardato soprattutto il torinese ma a metà marzo uno studente del liceo scientifico Cocito era stato ricoverato all’ospedale di Alessandria. Da dicembre 2016 al 13 aprile 2017, le segnalazioni di morbillo sono state  500 (di cui 489 nel 2017) , provenienti dalle Asl della città di Torino (147 segnalazioni), To3 (153 segnalazioni), To4 (143 segnalazioni), To5 (24 segnalazioni), Vc (2 segnalazioni), Bi (2 segnalazioni), Cn1 (8 segnalazioni), Cn2 (2 segnalazioni), At (9 segnalazioni) e Al (10 segnalazioni).

Ventisette dei casi segnalati riguardano bambini sotto l’anno di età, che pertanto non possono essere ancora immunizzati. Circa il 60% dei casi riguardano invece giovani adulti di età compresa tra 15-39 anni, e il 18% sono soggetti con più di 40 anni. Tra i casi ci sono 9 donne in gravidanza (8 non vaccinate e una con stato vaccinale non noto). Tra le complicanze più frequenti: 1 rabdomiolisi, 3 trombocitopenie, 14 otiti, 11 cheratocongiuntiviti, 16 polmoniti, 13 insufficienze respiratorie, 28 diarree, 20 stomatiti e 12 epatiti.

Per scongiurare le epidemie sarebbe necessario che fosse vaccinato il 95% della popolazione. Dopo la prima dose del vaccino, almeno 95 persone su 100 sono protette dal morbillo per tutta la vita. Dopo la seconda dose le persone protette sono almeno 99 su 100. Il vaccino morbillo-parotite-rosolia è molto sicuro e può essere somministrato anche in corso di epidemia; può essere somministrato senza problemi anche alle persone che hanno già superato la parotite o la rosolia. Chi non è mai stato vaccinato, o ha effettuato una sola dose, è ancora in tempo per la somministrazione del vaccino. Per informazioni o prenotazioni è possibile contattare il servizio vaccinazioni – profilassi malattie infettive dell’Asl Cn2 telefonando al numero 0173-31.66.19 oppure 0173-31.66.15 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12 e dalle 13.30 alle 15.

Il direttore del servizio Franco Giovanetti precisa: «I giovani adulti, che costituiscono la maggioranza dei casi di questa epidemia, sono soggetti che non hanno mai superato la malattia né sono stati vaccinati, sebbene il vaccino in Italia sia disponibile dalla fine degli anni ’80 e sebbene non vi siano limiti superiori di età per la sua somministrazione. Si è creata quindi in Italia (ma anche altrove in Europa) una cosidetta “sacca di sucettibili” che periodicamente alimenta le epidemie. A questi ovviamente si aggiunge anche una quota di bambini non vaccinati per vari motivi. Tutto questo poteva essere evitato. Il continente americano (non solo gli Stati Uniti, ma anche tutti gli altri Paesi delle Americhe) ha eliminato il morbillo autoctono, ossia il virus non è più endemico nella popolazione e le piccole epidemie che a volte si verificano sono dovute all’importazione del virus dall’estero: si esauriscono rapidamente, perché la stragrande maggioranza della popolazione è vaccinata».

a.r.

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