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Giro d’Italia: Diego Rosa dà spettacolo sui passi Pordoi, Valparola e Gardena

Giro d'Italia: Diego Rosa dà spettacolo su Pordoi, Valparola e Gardena

CICLISMO Diego Rosa è stato di parola. Prima del via della tappa di sabato scorso, a Castellania, il corridore di Corneliano aveva detto: «Ormai siamo fuori classifica, è cambiata la tattica di corsa e viviamo alla giornata. Vedremo di inventarci qualcosa per cercare di vincere una tappa». Nel tappone di martedì con Mortirolo e Stelvio il Team Sky ci ha provato con Landa, battuto in volata da Nibali. Oggi, nella seconda, durissima tappa alpina da Moena a Ortisei (137 chilometri con cinque gran premi della montagna) è stato Diego Rosa a dare spettacolo per gran parte della frazione, andando in fuga dopo pochi chilometri e cedendo solo nel finale dopo una giornata da grande protagonista che lo ha visto transitare per primo sul passo Pordoi, una delle salite-simbolo del Giro d’Italia.

Giro d'Italia: Diego Rosa dà spettacolo sui passi Pordoi, Valparola e Gardena
I tifosi di Diego Rosa che hanno seguito il loro beniamino sabato 20 sulla salita di Oropa.

Rosa è andato subito all’attacco con Boaro, Berhane e Rosskopf. Dopo il Gpm del Pordoi i fuggitivi sono stati raggiunti da altri corridori, tra cui Deignan e Landa (compagni di squadra di Diego), Amador e Anacona (gregari di Quintana). Lo show del cornelianese è proseguito sul passo Valparola. Sotto la spinta del roerino del Team Sky, i fuggitivi sono transitati al Gpm con 2’04” sul gruppo della maglia rosa. Il drappello (18 corridori) ha retto bene al tentativo di rimonta dei big, anche grazie all’accordo tra Amador, Anacona, Deignan e Rosa, che si è tolto pure lo sfizio di vincere il traguardo volante di La Villa. Anche sul passo Gardena è stato Rosa a condurre la danza in testa al gruppo (ridotto nel frattempo a otto corridori) imponendo un’andatura che ha permesso ai fuggitivi di mantenere 1’47” sul gruppo della maglia rosa Dumoulin, di Quintana e di Nibali.

Nel finale, alle spalle di Rosa e soci, è iniziata la bagarre tra gli uomini di classifica e il vantaggio dei fuggitivi si è progressivamente ridotto. Il roerino, esaurito il suo compito di prezioso punto d’appoggio (gregario, in casi del genere, suona male) per Landa si è staccato. La tappa è stata vinta da Van Garderen davanti a Landa. Rosa ha chiuso al ventinovesimo posto, a 6’57″ dal vincitore, con la soddisfazione, in una delle frazioni più dure del Giro, di aver dimostrato di poter reggere il confronto con i migliori.

Corrado Olocco   

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