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A Bra c’è un progetto per risistemare il museo Craveri

A Bra c’è un progetto per risistemare il museo Craveri

BRA Il progetto di restauro del museo civico di storia naturale Craveri – che tecnicamente si chiama di “messa in sicurezza e adeguamento degli impianti” – sta per essere ultimato dall’ingegnere braidese Laura Dellaferrera.
Diretto per tanti anni dal compianto padre Ettore Molinaro, il museo ospita una stazione meteorologica operante dal 1859, che è tra le prime in Italia per la continuità dei dati raccolti; effettua anche attività di inanellamento scientifico dell’avifauna piemontese, in collaborazione con l’Istituto nazionale per la fauna selvatica e la Regione Piemonte.
Spiega l’assessore ai lavori pubblici Luciano Messa: «Questo progetto preliminare è relativo sia alle opere impiantistiche sia a quelle edilizie. Infatti, accanto alla manutenzione straordinaria delle facciate, delle balconate, della tettoia e degli ambienti interni dei tre piani sui quali si sviluppa il museo, abbiamo anche immaginato di dotare l’immobile di un ascensore – per l’abbattimento delle barriere architettoniche – che verrà realizzato all’esterno. E anche di alcune nuove vie di fuga, necessarie vista l’elevata fruizione della struttura».

500 mila euro

Il progetto prevede inoltre il cambio dei serramenti, buona parte dei quali sono ormai obsoleti, e il rifacimento degli impianti elettrici e di quelli antincendio. L’importo complessivo previsto per l’intervento è superiore ai 500mila euro, somma di cui al momento il Comune non è in possesso. Ma aggiunge l’assessore Messa: «Sempre più spesso vengono pubblicati bandi per accedere a importanti finanziamenti, che richiedono di inviare subito un progetto preliminare dell’intervento per il quale si chiede il contributo. In attesa di questa opportunità, avremo così già il progetto disponibile e non appena si potrà presentare la domanda noi saremo pronti».
Ma nei vari sopralluoghi compiuti dalla professionista, compresa la verifica antisismica, necessari per raccogliere tutti gli elementi per redigere il suo progetto, ci si è accorti che un tratto di muratura esterna, che sovrasta la tettoia presente nel cortile, non è collegato a quella interna. Tanto che si è reso urgente un intervento che risolva questa criticità.
Conclude Messa: «Con la variazione di bilancio che sarà portata in Consiglio prossimamente, abbiamo destinato dei denari nel capitolo relativo alle manutenzioni straordinarie degli edifici comunali. I primi 40mila li spenderemo proprio per realizzare una “chiodatura” che colleghi il muro esterno con quello interno, così da mettere in sicurezza ai fini antisismici la struttura».
Il Craveri è il più importante museo di storia naturale della provincia Granda. Nacque come collezione privata nella prima metà dell’Ottocento, per opera dell’avvocato Angelo Craveri, sottosegretario di Stato durante il regno di re Carlo Felice. Due suoi figli, Federico ed Ettore, incrementarono a tal punto l’opera paterna da essere considerati i veri fondatori del museo e della ricerca scientifica che la struttura svolge. Alla morte di Ettore le collezioni passarono a Federico e, dopo la sua scomparsa (1890), il museo fu donato dagli eredi al Comune di Bra.

v.m.

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