BRA Non è sufficiente la chiusura notturna, curata dai titolari del bar della stazione. E non bastano neppure le telecamere per sconfiggere l’inciviltà di qualche fruitore del sottopassaggio ferroviario che, oltre a essere imbrattato lungo le pareti, è spesso utilizzato anche come pattumiera con una variegata quantità di rifiuti abbandonata al suolo, come lamentano tanti braidesi che usufruiscono di questo passaggio.
Il lungo corridoio è inoltre continuamente preso di mira da writer che – incuranti della presenza di due telecamere fisse – hanno anche dipinto di un vivace blu le pareti della scala d’accesso, dal lato di via Piumati. Riaperto ormai da oltre due anni, dopo una lunga chiusura, il sottopasso è durato abbastanza pulito per un annetto. Prima di questa soluzione, il lungo corridoio veniva imbrattato con vernici di vari colori oppure diventava un orinatoio, con l’effetto di avere al suo interno un’aria così maleodorante da sconsigliare chiunque ad avventurarsi. Poi c’era stata la svolta, voluta dall’ex assessore Gian Marco Gallo, che aveva curato l’installazione delle telecamere per monitorare la situazione.
Conclude il sindaco Bruna Sibille: «La struttura riveste una notevole utilità, almeno fino a quando non si eliminerà il passaggio a livello: con le sbarre abbassate, questa diventa l’unica via di comunicazione. Purtroppo si devono fare i conti anche con la mancanza del senso di civiltà di alcuni».
v.m.
