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Campo e Dadone (M5s) contro ospedale di Verduno e Asti-Cuneo: “Simboli dell’incapacità della vecchia politica”

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Oggi a Cherasco l’autostrada finisce… in un campo.

M5s Mauro Campo, Consigliere regionale M5s e Fabiana Dadone, deputato M5s dichiarano: «Con il sequestro del cantiere per il raddoppio del tunnel Colle di Tenda, ed i provvedimenti cautelari per nove persone tra cui il direttore dei lavori Anas, si completa il quadro delle Grandi opere incompiute cuneesi. Ospedale di Verduno, Asti-Cuneo e tunnel di Tenda, manifesti dell’incapacità della vecchia politica».

Riguardo alle opere “notrane” i due pentastellati aggiungono: «L’ospedale di Verduno è l’esempio lampante di strategie e scelte dissennate. In costruzione da un decennio perché fatto su una collina franosa e collocato in una zona priva di adeguate infrastrutture di trasporto. Una scelta in piena linea con i progetti iniziali dell’autostrada Asti-Cuneo, anch’essa iniziata e mai terminata. Doppio fallimento insieme a una visione sbagliata della mobilità che noi contestiamo. Andavano e vanno valorizzate le strutture esistenti, in particolare quelle ferroviarie e la mobilità sostenibile, eventualmente progettando le nuove costruzioni di interesse pubblico, come un ospedale, in prossimità di esse»

Dadone e Campo fanno un parallelismo tra le grandi opere: «Sono sproporzionate rispetto alle necessità, hanno caratteristiche contrarie al buon senso, sono state volute da una classe politica più attenta a soddisfare il proprio ego rispetto alle reali esigenze dei cittadini e sono considerate ormai inevitabili e da realizzare a tutti i costi. Ma i motivi per farle sono ben pochi. Perché fare un mega ospedale dove non si poteva costruire neppure un capanno? Perché fare un’autostrada con un tracciato assurdo e costoso quando già nel 1989 c’era un progetto per una comoda superstrada? Perché fare un tunnel a due canne per collegare due strade a singola carreggiata strette e contorte? Cosa avremmo potuto fare in un Paese normale? Un nuovo ospedale, non sproporzionato, nella pianura tra Bra e Alba. Una superstrada provinciale tra Asti e Cuneo, che servisse ed integrasse Fossano, a costo inferiore. Migliorare e potenziare il servizio ferroviario tra Torino, Cuneo, Ventimiglia e Nizza, rendendo contemporaneamente più sicuro il tunnel stradale esistente. Insomma, ottenere molto di più spendendo meno e facendo prima»

Campo e Dadone concludono: «Invitiamo i cittadini della Granda a riflettere attentamente su quanto sta succedendo nella nostra provincia e a diffidare di chi continua a vantarsi di governare negli enti locali da tanti anni parlando “per il territorio”. Il motivetto del “non se ne può ormai fare a meno” non sta più in piedi per il semplice motivo che, scarseggiando i soldi pubblici da buttare e con l’efficacia delle forze dell’ordine e della magistratura, le opere si bloccano ed i cittadini rimangono con un pugno di mosche in mano, quando non direttamente danneggiati».

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