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Il garante blocca le tariffe su 28 giorni delle compagnie telefoniche

Il garante blocca le tariffe su 28 giorni delle compagnie telefoniche

COMUNICAZIONI L’Agicom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha deciso di abolire le offerte telefoniche a ventotto giorni su rete fissa, telefono, Adsl o fibra, imponendo che i canoni debbano essere solo mensili.
«Il mese calcolato in 28 giorni sulle linee fisse», spiega Tommaso Lo Russo del Comitato difesa dei consumatori di Alba e
Bosia, «permette ai gestori di fatturare 13 mensilità all’anno con grave svantaggio per le famiglie.
I gestori telefonici avevano individuato questo sistema, già consolidato nella telefonia mobile, per far salire il fatturato. Tutti
gli operatori, infatti, sono passati o stavano passando a questo tipo di tariffazione, che fa scattare l’addebito ogni quattro settimane invece che ogni mese.
Così facendo hanno guadagnato un mese ogni anno con un aumento dell’8% sulla tariffa pagata.
L’Agicom ha deliberato che il consumatore ha bisogno di un mese per avere una corretta e trasparente informazione
sui consumi fatturati, così come deve essere di un mese il periodo in cui l’azienda di telefonia deve assicurare il prezzo offerto».

L’Agcom chiede quindi a Vodafone e Wind di cambiare le proprie offerte, anche per gli utenti già attivi. Chiede invece
a Fastweb e Tim di bloccare il passaggio annunciato (ma ancora non attivo) a offerte a 28 giorni, dando novanta giorni agli operatori per adeguarsi alle nuove regole. Ora si attende che la normativa si estenda anche alla telefonia mobile.

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