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Gatto: «Ecco come spenderemo gli euro pubblici in città»

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L’INTERVISTA I soldi nei bilanci di individui e famiglie si contano al centesimo, alla decina o alle centinaia. Ma quando si tratta di una pubblica Amministrazione l’ordine delle migliaia s’impone e costringe a riflessioni: quanto viene speso dai Comuni per migliorare la vita della comunità? E quanto le spese sono proporzionali al risultato ottenuto, ai costi effettivi, al bisogno percepito? Dopo la variazione di bilancio approdata al dibattito del Consiglio del 21 aprile, l’assessore Alberto Gatto spiega una spesa in lavori pubblici che supera il milione e mezzo di euro.

Cominciamo dalla sicurezza, anche considerando il recente crollo della tangenziale di Fossano. Avete preventivato una spesa di 690mila euro per mettere in sicurezza una porzione della tangenziale di Alba. È così, assessore?

«Utilizzeremo 690mila euro per la rampa della tangenziale che, arrivando da Asti, si collega a viale Masera verso la cosiddetta “rotonda della vigna”. Secondo le analisi effettuate gli scorsi mesi, servono interventi di rinforzo della struttura. La porzione di strada non è in pericolo, ma è meglio prevenire. Durante i lavori cercheremo di ridurre al minimo i disagi per la viabilità».

Una delle voci principali contenute nella variazione riguarda gli “spazi finanziari” – ovvero la concessione da parte del Governo – per spendere risorse prima congelate dai vincoli di spesa.

«In tutto dedicheremo 653mila euro a operazioni di edilizia scolastica e riparazione del dissesto idrogeologico. Sul primo fronte, 263mila euro serviranno ad allestire la nuova sede del Centro di istruzione per adulti (il secondo lotto di corso Michele Coppino), 250mila euro alla manutenzione della scuola dell’infanzia Pollicino e 98mila alla riqualificazione della palestra e degli spogliatoi della media Macrino».

Questo è il fronte scolastico. E per il dissesto idrogeologico?

«Quarantamila euro confluiranno verso frazione Altavilla, ferita dagli eventi di fine 2016. 105mila euro verranno invece dedicati alla cura del torrente Seno d’Elvio in località Camairama e del torrente Cherasca, all’altezza di corso Cortemilia. È grazie al costante monitoraggio effettuato negli ultimi anni che abbiamo potuto individuare le criticità sulle quali intervenire per limitare danni che si sarebbero potuti verificare, anche a fine 2016 quando il Tanaro raggiunse livelli impensabili».

A queste operazioni si aggiunge proprio la messa in sicurezza del camminamento sul Tanaro.

«Sì. Dopo la piena alluvionale di fine 2016, sul camminamento adiacente al fiume e che passa sotto la tangenziale abbiamo riscontrato danni da riparare in modo urgente. In totale spenderemo 65mila euro per l’operazione sicurezza».

Che cosa sta per accadere al complesso della Maddalena? Ci sono lavori in vista del prossimo addio del liceo alla struttura?

«In accordo con la fondazione Cassa di risparmio di Cuneo – che ha già finanziato parte dei lavori generali – abbiamo deciso di dedicare 50mila euro avanzati da precedenti operazioni al rifacimento della facciata di via Accademia. Il complesso della Maddalena rappresenta un’opera strategica e fondamentale per la città».

Matteo Viberti

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