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Per la salvaguardia dello sferisterio Mermet scende in campo un comitato

Per la salvaguardia dello sferisterio Mermet scende in campo un comitato

SPORT E TRADIZIONE Il comitato Salviamo il Mermet, costituitosi nei mesi scorsi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile situazione dello storico sferisterio albese (al centro di progetti di ristrutturazione, ma anche di trattative per la vendita, entrambi, per ora, abbastanza incerti), uscirà allo scoperto martedì 16, alle 21, nella sala Vittorio Riolfo, con un’assemblea pubblica.

Spiegano i promotori del comitato Nando Vioglio (studioso del balon e dirigente sportivo) e Franco Drocco (organizzatore del Torneo dei paesi): «Nell’incontro del 12 dicembre scorso, alla presenza di un rappresentante dell’Amministrazione civica, tutti hanno stigmatizzato in maniera univoca e irrevocabile la possibilità di edificare nelle forme, dimensioni e finalità previste dal Piano regolatore».

Secondo gli esponenti del comitato, l’intervento di ristrutturazione previsto dalla proprietà «causerebbe la distruzione di un bene che, pur di proprietà privata, appartiene ormai al patrimonio storico-culturale non solo piemontese, ma italiano. Davanti al nuovo progetto edificatorio che ne minaccia l’estinzione, alla cittadinanza non resta che ribadire la validità delle ragioni storiche per le quali ritiene debba essere respinto e sostituito nel Piano regolatore con soluzioni alternative che ne migliorino l’attuale precarietà funzionale, ma che siano maggiormente rispettose delle sue caratteristiche e dei valori storici e culturali che rappresenta».

All’incontro di martedì prossimo sono state invitate associazioni cittadine e territoriali legate al mondo della cultura, dello sport, della finanza, del turismo, del commercio e della pallapugno. «Anche tutti i cittadini del territorio albese che condividono le finalità del comitato sono invitati», concludono i promotori dell’assemblea, che servirà anche a raccogliere adesioni al comitato.

Lo sferisterio Mermet, costruito nel 1855, è uno dei più antichi impianti sportivi d’Italia. Nel nostro Paese, tra le strutture ancora in uso (sia pure saltuario), solo l’Arena di Milano (nata come anfiteatro nel 1807, ma destinata allo sport solo a fine secolo) e lo sferisterio di Faenza (1777) sono più vecchi.

Da anni, per il Mermet esiste un progetto di ristrutturazione, che è in linea con quanto prevede il Prg, ma che suscita parecchie perplessità tra gli appassionati di balon. A questo proposito, nell’incontro del dicembre scorso, Vioglio disse che, con la ristrutturazione prevista, il Mermet sarebbe stato trasformato in cortile adatto alle partite alla pantalera.

Il campo albese è anche al centro di una trattativa per il passaggio di proprietà, che, se andrà in porto, potrebbe portare il campo in mano pubblica, mettendo la parola fine a tutte le incertezze che hanno accompagnato l’attività sportiva in questi ultimi anni, ma il negoziato per adesso non si è concluso e non si sa come andrà a finire.

Corrado Olocco

 

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