Ultime notizie

Caldo: anche il Tanaro è in secca

Caldo: anche il Tanaro è in secca 2

ALBA È stato un week-end bollente in Italia e prosegue la crisi idrica in diverse regioni, con gravi danni all’agricoltura. Le immagini ben documentano lo stato del Tanaro ad Alba. Mentre Coldiretti denuncia i gravi danni legati alla siccità, i meteorologi annunciano precipitazioni, che daranno sollievo all’afa pur non risolvendo la carenza d’acqua.

A Parma e Piacenza, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza, il governo ha stanziato 8,65 milioni per autobotti e nuovi pozzi.

Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha presieduto una riunione straordinaria a Piacenza dell’Osservatorio idrico del Distretto padano. «In questo momento stiamo gestendo la carenza di acqua come un’emergenza, ma sta diventando la normalità», ha detto. «Sono necessari nuovi invasi: dei 300 miliardi di metri cubi d’acqua che in Italia cadono ogni anno, riusciamo a captare solo l’11 per cento».

La regione Emilia Romagna ha raggiunto una accordo per la Liguria per 4 milioni di metri cubi d’acqua dalla diga del Brugneto. Ma intanto Fedagri prevede un calo di almeno il 10% della produzione agricola regionale.

Nel Cuneese il Po è ridotto a un rivolo alto 8 centimetri e sono andati persi il 40% del foraggio e il 25% del grano. In Sardegna gli agricoltori di Coldiretti hanno marciato coi trattori per denunciare la crisi dell’agricoltura locale, aggravata dalla siccità che ha fatto perdere il 40% delle produzioni. In Lazio il Lago di Bracciano, riserva idrica di Roma, è sotto la soglia abituale per un metro e 40, e la Regione Lazio ha aperto un’indagine sull’uso dei fondi pubblici per la riduzione delle dispersioni.

La crisi idrica è provocata sì da inverno e primavera secchi e da un inizio estate eccezionalmente caldo, ma anche da problemi cronici della rete idrica italiana. Utilitalia, che riunisce i gestori idrici, segnala che le perdite in media sono del 40%: la spesa per la manutenzione della rete è di 32-34 euro per abitante, mentre ne servirebbero 80. Per i gestori, oltre agli investimenti servirebbe tagliare gli sprechi nelle abitazioni e riutilizzare in agricoltura l’acqua dei depuratori.

Banner Gazzetta d'Alba