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Canelli: l’ufficio dell’Agenzia delle entrate è a rischio di chiusura?

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CANELLI «Per il territorio sarebbe un grave danno: costringerebbe migliaia di cittadini e tutte le aziende del distretto industriale Canelli-Santo Stefano Belbo, associazioni di categoria e studi professionali  a recarsi ad Asti»: così il sindaco di Canelli e presidente della Provincia di Asti, Marco Gabusi, e l’eurodeputato Alberto Cirio commentano le voci, sempre più insistenti, di una possibile chiusura della sede decentrata di Canelli dell’Agenzia delle entrate.

Lo sportello ha sede nei locali di via Giuliani, che, dal 2007 il Comune di Canelli ha messo a disposizione a titolo gratuito per garantire l’erogazione di un servizio fondamentale.

«Non si capisce come si possa pensare di costringere oltre 8mila partite Iva e 60mila cittadini a recarsi ad Asti, con notevoli disagi e costi anche in termini di tempo, quando il Comune di Canelli mette a disposizione i locali gratuitamente e i dipendenti sono estremamente efficienti», sottolinea Gabusi. Aggiunge il sindaco di Canelli: «Lo sportello decentrato ha svolto in questi anni, e ancora di più dopo la chiusura degli uffici di Nizza Monferrato, un compito essenziale per l’economia di tutto il Sud Astigiano e per le Valli Belbo e Bormida. Chiuderlo non risponde a nessuna logica di contenimento della spesa, né di efficienza del servizio, perché, oltre a creare disagio al nostro territorio, ci sarebbero migliaia di pratiche in più a gravare sulla sede centrale di Asti».

Sul tema è stato depositato anche un ordine del giorno in Consiglio comunale.

Attorno allo sportello di Canelli gravitano circa 44 Comuni del Sud Astigiano, oltre a diversi centri del Cuneese (come Santo Stefano Belbo e Cossano). Quello di Canelli è l’unico ufficio dell’Agenzia delle entrate in tutta la provincia di Asti, oltre a quello del capoluogo.

Sottolinea Cirio: «Ho scritto al Direttore regionale dell’Agenzia delle entrate per chiedere un chiarimento. Pagare le tasse è già fastidioso, ma almeno permettiamo di farlo in modo agevole. Il distretto industriale Canelli-Santo Stefano Belbo è ricco di imprese e di risorse, paga annualmente milioni di euro e non può vedersi privato di un servizio così importante. Senza Agenzia delle entrate anche altri uffici pubblici potrebbero ritenere meno strategica la loro presenza in loco, così come le banche. Sarebbe un impoverimento per tutta la città e le sue attività commerciali».

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