Con Paolo Tibaldi scopriamo le origini del termine “Bogianen”

Abitare il Piemontese: con Paolo Tibaldi impariamo il significato di "Suagné"

Bogianen: Non ti muovere

Eccoci nella settimana, anniversario della parola di oggi. La parola, appunto, è Bogianen, letteralmente significa “non ti muovere”. Si tratta di un soprannome popolare che per antonomasia si riferisce ai piemontesi, il cui significato rimanda a un temperamento caparbio, capace di affrontare le difficoltà con fermezza e determinazione. L’espressione viene però spesso confusa con una traduzione letterale che rimanderebbe invece a una presunta passività eccessivamente succube e/o prudente.

L’espressione avrebbe origine dalle gesta dei soldati sabaudi durante la battaglia dell’Assietta, un significativo episodio della Guerra di successione austriaca che ebbe luogo, appunto, il 19 luglio 1747, esattamente 270 anni fa.

In quell’occasione, 4.800 soldati austro-piemontesi si trincerarono dietro muri a secco per fermare l’avanzata di 40.000 francesi. Vista la situazione disperata, lo stato maggiore inviò un messaggio al comandante piemontese, conte Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio, con l’autorizzazione a ritirarsi su posizioni più favorevoli. Secondo l’aneddotica dell’epoca, Bricherasio rispose in piemontese con la frase: «Dì a Turin che da sì, nojàutri, bogioma nen» (“Dite a Torino che noi da qui non ci muoviamo”).

Il risolversi della battaglia a favore degli austro-piemontesi fece in modo che quella frase diventasse un motto popolare molto diffuso e la parola bogianen usata per indicare i piemontesi, con riferimento alla loro testardaggine, costanza e risolutezza. Tant’è che, anche per il rigore e la disciplina, il Piemonte è stato spesso definito “La Prussia del Sud”.

Una parola, bogianen, che può prendere direzioni più o meno virtuose a seconda della circostanza con cui la si utilizza. Del resto, se si fa strisciare a terra una testa dura, questa, con il naso, traccerà un solco in cui si potrà seminare qualcosa.

Paolo Tibaldi

 

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