Convegno su vaccini e libera scelta, il presidente dei medici non parteciperà

ALBA Il presidente dell’Ordine dei medici di Cuneo non parteciperà alla serata in programma domani sera, con ospite il medico radiato Dario Miedico. Salvio Sigismondi ha risposto per iscritto al consigliere Domenico Boeri, che ne è organizzatore, e che a seguito delle polemiche esplose nel consiglio comunale della scorsa settimana, lo aveva invitato alla conferenza dal titolo Vaccini: libertà di scelta che si terrà venerdì 28 luglio alle 20.30 al Palacongressi di piazza Medford.

«La ringrazio per l’invito rivoltomi che purtroppo devo declinare in quanto in questa data non sarò presente in Italia e secondariamente anche se mi fosse stato fisicamente possibile avrei rifiutato», ha scritto Sigismondi: «Conosco le teorie  di Miedico e gli riconosco, come a chiunque la possibilità della libera manifestazione del pensiero. Tuttavia ribadisco come Miedico sia radiato dall’Ordine dei medici di Milano. La sanzione non esecutiva ma tale diverrà soltanto dopo l’esame da parte della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie. In seguito l’incolpato potrà ricorrere alla Corte di cassazione ma questo ulteriore ricorso non interromperà la esecutività della sanzione».
«L’Ordine dei medici, purtroppo per chiunque la pensi diversamente, non partecipa a “libere espressioni del pensiero” ma semmai,  attenendosi a rigorosi dati  scientifici, può esporre in ogni momento dati statistici incontrovertibili circa l’incidenza dei danni da vaccino, piuttosto che dei danni derivanti dalla comparsa di malattia e così via», prosegue Sigismondi.

Il presidente dei medici cuneesi ha poi rivolto un invito a Boeri: «Se lo riterrà opportuno potrà organizzare un convegno al pubblico concordato con noi e con i servizi vaccinali della sua Asl circa le problematiche correlate all’impiego dei vaccini nel contesto della salute pubblica senza entrare nel merito del discutibile decreto all’esame del Parlamento che abbiamo criticato e suggerito modifiche anche a livello nazionale», per concludere: «Non ci è possibile partecipare a un dibattito politico perché istituzionalmente siamo chiamati alla responsabilità di attenerci a rigorosi dati clinici statistici che sono gli unici a disposizione per guidare la professione. Professione che, per definizione non può essere “democratica”: col criterio di rappresentanza si sceglie il sindaco ma il primario chirurgo va scelto col principio decisamente antidemocratico della competenza».

Interpellato sullo scambio con il sindaco Marello, Sigismondi ha ribadito di non aver nulla contro la manifestazione del libero pensiero ma che avrebbe ritenuto necessario da parte del sindaco che questi si fosse dissociato dal contenuto della serata, in quanto massima autorità sanitaria locale.

a.r.

 

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