Otto immigrati sono al lavoro per il Comune di La Morra

Otto immigrati sono al lavoro per il Comune di La Morra

LA MORRA Una nuova chiave di lettura che ha portato a un impegno sociale utile per sentirsi coinvolti e dimostrare come la collaborazione sia sempre un mezzo giusto per crescere. Il Comune di La Morra continua il suo impegno per gli immigrati ospitati all’hotel Santa Maria, e, da pochi giorni, con il permesso della Prefettura di Cuneo, ha offerto loro un lavoro socialmente utile.

Una situazione che è solo l’ultimo capitolo di un libro con pagine non proprio romantiche. Basti ricordare la protesta degli ospiti per alcune richieste cadute nel vuoto, rivolte al titolare della struttura (Gazzetta d’Alba ha provato più volte a interpellarlo, senza esito, ndr), e per la voglia di questi ragazzi di essere riconosciuti a livello legale.

Qualcosa si è mosso, anche se la strada è ancora lunga: il Comune e le associazioni aiutano gli ospiti dell’hotel, che hanno ricevuto vestiario anche dai cittadini e dalla Caritas di La Morra. Alcuni frequentano la Messa nella frazione o nel capoluogo e hanno partecipato a eventi del paese anche in modo attivo. E diversi di loro hanno richiesto la residenza e hanno avuto un permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Cuneo. «Per ora sono otto i ragazzi impegnati in questo progetto e il loro approccio è molto positivo. Si occupano del decoro urbano, estirpano le erbacce al cimitero e lungo le strade, tengono in ordine le vie del paese. Lavorano in sicurezza sotto la supervisione degli addetti comunali. Siamo soddisfatti che la situazione si sia sbloccata, e speriamo che il gruppo diventi ancora più numeroso», fanno sapere dal Comune.

E come esempio di integrazione nella comunità c’è anche quello del 24enne Madou che, ospite da pochi mesi della famiglia Ciancia, a breve inizierà a svolgere la mansione di bidello per Estate ragazzi.

«Siamo contenti che questo ragazzo, ospitato dalla famiglia a loro spese, dopo un iter che l’ha portato dall’associazione Mosaico refugees di Torino, prima come ospite della cooperativa Alice di Alba, e poi qui a La Morra, si sia offerto per ricoprire un ruolo socialmente utile. La famiglia che lo ospita è molto contenta del suo approccio anche nel privato», sottolineano dal Comune.

Livio Oggero

 

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