Vezza in lutto per la morte del vicesindaco Anna Corino

Vezza in lutto per la morte del vicesindaco Anna Corino 2

VEZZA Anna Corino si è spenta ieri sera, a 71 anni, nell’Hospice di Bra, dove era ricoverata da alcuni giorni, per un grave male.
Vicesindaco di Vezza al secondo mandato, ha insegnato per molti anni all’Einaudi, dove ha ricoperto anche l’incarico di vicepreside. In pensione, ha investito le proprie energie a servizio del paese portando avanti diversi progetti, in particolare in ambito culturale.

Lascia il marito Italo e i tre figli Paolo, Elisa e Daniele.

Il Rosario si terrà questa sera alle 21 nella chiesa di San Martino dove si terranno anche i funerali, domani, sabato 29 luglio alle  10.

La salma è stata composta nella camera mortuaria dell’Hospice di Bra, dove chi vorrà potrà recarsi per porgerle un ultimo saluto.

Vezza in lutto per la morte del vicesindaco Anna Corino 1

Il sindaco Carla Bonino, la ricorda con queste parole:

«Docente all’istituto Einaudi già dal 1970, insegnante in Economia Aziendale e collaboratrice della Preside Mornese Paola. In pensione dal settembre 2011, dopo 40 anni di servizio. Pochi dati del suo curriculum che fanno  capire quanto è stata intensa la sua vita. Oltre alla famiglia che ha curato ogni giorno, offrendo un aiuto e una presenza continua anche verso il fratello Renzo, rimasto vedovo nel 2007 con due figli, ha dedicato tempo ed energie alla passione per la scuola.

Disposta sempre ad impegnarsi per qualunque iniziativa,  accoglieva con entusiasmo ogni innovazione . È stata una Amministratrice modello: trasparente, generosa, uno stimolo e un collante per tutto il Comune. Una presenza costante al mio fianco, ci alternavamo in municipio con uno scambio continuo di idee, di proposte, di lavoro, anche manuale, per collaborare con gli uffici. Abbiamo sempre avuto un affiatamento costruttivo e di sostegno reciproco per lavorare al meglio in un paese bisognoso di tanti servizi al cittadino. Discutevamo ogni cosa tenendo conto sempre delle criticità cercando di prevenire disagi o problemi. Io ero tranquilla ogni giorno, potevo stare fuori , in giro per il paese e seguire i lavori, perché sapevo che lei si occupava di tutto il resto con competenza e professionalità. Abbiamo vissuto insieme con tutti i consiglieri i lavori del municipio e poi la costruzione della nuova scuola materna e poi l’idea del micronido, che lei ha seguito in prima persona; l’archivio storico e la nuova collocazione della biblioteca civica, l’organizzazione dell’Unitre, un aiuto per il museo naturalistico e le iniziative per rendere più accogliente il nostro paese, il progetto di alternanza scuola lavoro. Per non parlare dell’impegno con il Consorzio Socio Assistenziale e quello personale per risolvere  problemi lavorativi sia dei giovani, verso i quali aveva un’attenzione particolare, sia dei cittadini che avevano necessità.

A volte abbiamo discusso, ma solo per realizzare al meglio le iniziative che ogni giorno ci venivano in mente. Innumerevoli sono state le telefonate serali, come se non bastasse il tempo passato insieme in comune, in biblioteca, nella scuola. Ci mancherà e, anche se, come mi ha detto Beppe Steffanino, ci darà la forza per continuare  a lavorare,  per me sarà insostituibile».

Nicolas Roncea

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