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Anche gli abitanti delle borgate vogliono avere la videosorveglianza

La sicurezza in città passa attraverso una selva di telecamere

RODELLO  Da circa due mesi le telecamere sorvegliano il territorio rodellese e ora il progetto è stato completato. Tre dispositivi di lettura targhe e otto di contesto vigilano gli ingressi del paese, come il ponte che collega a San Rocco Cherasca e l’entrata e i parcheggi del cimitero. Inoltre dieci videocamere sono piazzate nel centro storico e presidiano l’edificio scolastico, piazza Vittorio Emanuele e quella del Comune, mentre quattro occhi elettronici sorvegliano  il centro polifunzionale.

Durante un recente incontro informativo, l’Amministrazione civica ha illustrato il progetto. Hanno partecipato anche il vicesindaco di Diano Fabrizio Destefanis e il sindaco di Montelupo Marilena Destefanis. Gli aspetti tecnici sono stati spiegati dalla Rps, ditta appaltatrice dell’impianto, e dal maresciallo dei Carabinieri Marco Capurro. Numerosi cittadini hanno espresso la volontà di estendere la videosorveglianza anche nelle borgate. Ora la Rps preparerà un preventivo per i privati che potranno poi collegare le loro telecamere all’impianto comunale, sfruttando la possibilità di usufruire del controllo da parte delle forze dell’ordine.

«Ringrazio i Comuni di Diano, Serralunga e Montelupo per la volontà di creare un progetto unico per avere un ampio territorio coperto da videosorveglianza», ha detto il sindaco Franco Aledda ringraziando anche il Comune di Benevello per aver dato l’opportunità di videosorvegliare gli ingressi che dalla provinciale collegano alle vie rodellesi Spessa, Cagnassi e Ferreri.

Giorgia Barile

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