La siccità costringe i malgari a rientrare

MONTAGNA Il forte caldo di questi giorni sta aggravando la situazione idrica, in particolare, degli alpeggi piemontesi che già avevano visto una minor quantità di neve nella stagione invernale ed una scarsa piovosità in primavera. A questo, conseguentemente, si aggiunge la riduzione dei foraggi per le mandrie in quota.

«Coldiretti Piemonte ha già fatto presente tale situazione all’assessore Giorgio Ferrero nelle scorse settimane e torna a farlo perché è necessario prevedere azioni urgenti per consentire alle imprese la demonticazione anticipata delle mandrie, senza però incorrere in penalità e inficiare i premi comunitari  spettanti», sottolineano Delia Revelli presidente Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale. «Serve avviare tali procedure per evitare che gli allevatori, oltre al danno subito, si ritrovino ad avere anche ulteriori problematiche burocratiche che vadano ad incidere sulla già grave situazione».

La siccità costringe i malgari a rientrare

Anche Confagricoltura Piemonte ha messo in allarme l’assessore regionale all’agricoltura, Giorgio Ferrero, scrivendo una lettera, in seguito alle numerose segnalazioni di difficoltà giunte dai malgari in alpeggio nelle vallate della provincia di Cuneo e dell’intera regione. A causa della grave carenza idrica, infatti, Confagricoltura ha richiesto alla Regione Piemonte azioni urgenti o deroghe per consentire alle aziende di rientrare prima dagli alpeggi, senza incorrere in penalità e inficiare i premi comunitari spettanti per il pascolamento in alta quota.

«L’andamento climatico particolarmente siccitoso e le elevate temperature stanno mettendo a dura prova tutto il comparto agricolo piemontese, ma in particolare abbiamo voluto segnalare all’assessore la difficile situazione che stanno vivendo i malgari con le loro mandrie nelle vallate alpine», spiega Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte.

In alta quota il foraggio scarseggia e non è di buona qualità, mentre il manto erboso secco rende pericoloso per le vacche pascolare senza scivolare lungo i pendii. Per queste ragioni, quindi, molti malgari saranno costretti ad anticipare il rientro dagli alpeggi.

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