Cinque corse in Italia in poco più di una settimana attendono Diego Rosa

Cinque corse in Italia in poco più di una settimana attendono Diego Rosa

CICLISMO A poco più di due settimane dalla conclusione della Vuelta, vinta dal suo capitano Chris Froome, Diego Rosa torna in gara per affrontare l’ultima parte della stagione. Il corridore roerino del Team Sky disputerà cinque corse in linea in una decina di giorni: giovedì 28 la Coppa Sabatini a Peccioli (Pisa), sabato 30 il Giro dell’Emilia, martedì 3 ottobre la Tre Valli Varesine, giovedì 5 la Milano-Torino e  sabato 7 il Giro di Lombardia. Cinque appuntamenti in Italia in cui Diego punta a far bene davanti ai propri tifosi.

«Sono corse che mi piacciono e di solito a fine stagione vado bene. Staremo a vedere. La condizione non è super, ma non è neppure male. Sono uscito stanco dalla Vuelta. È stata molto dura», spiega Rosa, che tra le cinque prove che lo attendono ne indica tre particolarmente gradite. «Al Giro dell’Emilia non sono mai andato molto bene, ma è una corsa che mi piace. La Milano-Torino l’ho già vinta ed è la corsa di casa, mentre il Lombardia (nel quale arrivò secondo l’anno scorso, nda) è quella più adatta alle mie caratteristiche».

Com’è andata la Vuelta tra i “pretoriani” di Froome?

«E’ stata una corsa molto pesante. Abbiamo tirato fin dall’inizio per tenere la corsa sotto controllo. Ognuno in squadra aveva  compiti ben definiti da svolgere. In corse del genere devi stare sempre  sul pezzo, dal foglio di firma fino all’arrivo, senza mai distrarti».

Vista da spettatore, la Vuelta a volte sembra il più spettacolare tra i grandi Giri.

«E’ vero. È una corsa dura da gestire, ma molto spettacolare per chi la vede. Ci sono stati molti attacchi e tutti i giorni dovevamo stare attenti a controllare la corsa. Al Giro e al Tour ci sono giornate in cui non succede nulla di rilevante per la classifica. Alla Vuelta quest’anno non ci sono state tappe tranquille e quasi ogni giorno c’erano attacchi».

Cosa dobbiamo aspettarci dalle corse che ti attendono nei prossimi giorni?

«La squadra è in forma. Con Viviani e Moscon, oppure Poels e Kwiatkowsky abbiamo a disposizione diverse soluzioni a seconda delle caratteristiche del percorso e di come si svilupperà la corsa. Strada facendo si vedrà quali saranno le scelte».

Dal prossimo anno anche tuo fratello Massimo correrà tra i professionisti, con la Wilier Triestina-Selle Italia. Cosa ne pensi?.   

«Sono contento per lui. Ha fatto un’ottima stagione, purtroppo senza vittorie, ma con tantissimi piazzamenti nei primi. Squadre come la Wilier Triestina sono perfette per crescere. Ci sono passato anch’io quando ero alla Androni. In queste formazioni gareggi senza pressione e con più tranquillità. È l’esperienza migliore per un giovane».

Corrado Olocco

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