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I forestali della Regione hanno realizzato nuovi muri a secco in Valle Varaita

I forestali della Regione hanno realizzato nuovi muri a secco in Valle Varaita

BELLINO In località Barricate, in alta Valle Varaita, esiste un collegamento sterrato importante (l’U27), utilizzato dagli escursionisti e dai malgari lungo il quale ci sono muri a secco di protezione e contenimento in pietra i quali, a causa del deterioramento dovuto al tempo e ai fenomeni meteorologici eccezionali, non garantiscono più le necessarie condizioni di sicurezza. Il Comune ha quindi chiesto l’aiuto ai forestali della Regione, che hanno iniziato a intervenire lo scorso anno nei punti più pericolanti. In queste settimane stanno concludendo le opere le squadre 103 e 109 della Valle Varaita, composte da otto operai.

I forestali della Regione hanno realizzato nuovi muri a secco in Valle Varaita 1

Sono stati costruiti, sul cordolo in cemento, due nuovi tratti di muro, in buona parte franati, di 8 e 15 metri, alti un metro e venti e larghi mezzo metro. Le pietre sono state recuperate dal torrente sottostante scendendo una settantina di metri lungo la riva e tirandole su, nei punti necessari ai lavori, attraverso le fasce collegate al verricello di un mezzo cingolato. Il Comune ha fornito il cemento, trasportato in quota una prima volta con l’elicottero messo a disposizione dallo stesso Ente e poi, le volte successive, dai forestali utilizzando il pick-up e la motocarriola.

All’interno dei muri sono stati collocati tubi orizzontali utili allo scarico delle acque piovane e altri in verticale al cui interno i malgari sistemano i pali in ferro e la rete di segnalazione del percorso per gli animali che devono arrivare agli alpeggi. Nella stagione invernale quest’ultima attrezzatura viene rimossa per evitare che la neve provochi danni. Il prossimo anno i lavori proseguiranno in altri tratti di muri pericolanti.

Afferma l’assessore regionale Alberto Valmaggia: «Si tratta di  un nuovo importante intervento dei nostri forestali che mette in sicurezza i sentieri e ne consente l’utilizzo per fini escursionistici e di supporto ai malgari durante il periodo dell’alpeggio».

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