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Il viceministro Andrea Olivero in visita alla sede dell’Aca

Il viceministro Andrea Olivero in visita alla sede dell'Aca

ALBA Venerdì 1 settembre il vice ministro alle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero ha incontrato il Consiglio direttivo dell’Associazione Commercianti Albesi.

Ad accompagnarlo, i componenti lo staff di segreteria Mauro Vignola, Adelino Icardi e Piergiorgio Previotto.

I vertici dell’Aca – il presidente Giuliano Viglione, i vice presidenti Carlo Drocco (vicario), Francesca Sartore e Franco Proglio, il direttore Fabrizio Pace e la vice direttrice Silvia Anselmo e i componenti il Consiglio – hanno presentato all’esponente del governo un documento recante alcune delle problematiche cogenti che interessano il nostro territorio, la sua economia e la sua collettività.

Il vice ministro Olivero non si è sottratto ai quesiti dell’A.C.A., fornendo risposte, notizie e assicurando il proprio impegno nell’affrontarli.

Nocciola. «Sulla nocciola si è generata molta confusione – ha detto il vice ministro – poiché vengono assimilati il nome della pianta e il nome del prodotto. Per risolvere il problema servirebbe un registro europeo degli alberi da frutto, che ad oggi non esiste. Poter addivenire ad un’indicazione geografica con il nome Langhe distinguerebbe la qualità delle nocciole prodotte in questa zona». Il ministro ha annunciato a breve un incontro con enti locali e associazioni che hanno presentato ricorso al Tar contro l’inserimento nel registro nazionale delle piante di varietà “Tonda Gentile delle Langhe” per chiarire che nel percorso verso la tutela del prodotto, questo passaggio è ritenuto fondamentale per evitare che altri Paesi possano appropriarsi della denominazione.

Registri vitivinicoli. «Conosciamo i disagi generatisi con l’attivazione del sistema dematerializzato – ammette Olivero; – il servizio è operativo in proroga di concessione mentre è in corso la gara europea per l’assegnazione ad un nuovo operatore, che confidiamo sia più efficiente. Le procedure potranno essere semplificate, specie a vantaggio delle piccole e medie imprese, grazie all’emanazione dei decreti attuativi del T.U. sul Vino, che ridefinisce alcuni obblighi per le realtà di dimensioni minori. Inoltre, abbiamo dato disposizioni affinché i controlli, nel primo anno di introduzione del sistema telematico, riguardino la sostanza e non la forma».

È riemerso in questo contesto il nodo del divario digitale, per cui il vice ministro si è impegnato a incontrare la Regione affinché vengano onorati completamente gli appalti per la posa della banda larga che – ha precisato Olivero – comportano il collegamento all’utenza finale.

Sgravi alluvione. Il vice ministro ha preso atto dell’assurdità della richiesta di restituzione alle imprese alluvionate degli sgravi Inps e Inail ottenuti in seguito alla calamità del 1994.

Nei prossimi giorni, a questo proposito, si svolgerà presso l’A.C.A. un incontro Comitato Imprese Alluvionate Piemonte per presentare il documento, di cui l’Inps è già a conoscenza, con il quale si impegnerà la politica a chiudere il più velocemente possibile, tramite un atto legislativo, questa assurda vicenda.

Voucher. Una scelta definita scellerata – operata in ossequio a meri equilibrismi politici – quella di abolire uno strumento che funzionava, anziché sanarne gli evidenti abusi. L’Associazione Commercianti Albesi denuncia i disagi generati dall’attuale sistema, “ricondizionato” dal nuovo esecutivo, che di fatto lo ha reintrodotto complicandone però l’applicazione. «I voucher erano nati per normare il lavoro occasionale nel settore agricolo – ha precisato il ministro – ed avevano portato una soluzione valida. Credo che la problematica vada rivalutata e che sarà argomento dibattuto in vista delle prossime elezioni politiche».

Asti-Cuneo. Il vice ministro Andrea Olivero valuta il momento attuale della vicenda, dopo i personali colloqui avuti con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. «Sono più ottimista sulla conclusione dell’opera, che rientrerà negli accordi tra il Ministero e il concessionario, mentre mi preoccupano i tempi delle opere complementari – tra cui l’accesso all’ospedale di prossima apertura – . Per il territorio esse sono quanto e più importanti dello stesso completamento autostradale».

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