La grande passione di Dario Sebaste per le moto d’epoca

La grande passione di Dario Sebaste per le moto d’epoca

GRINZANE CAVOUR Le passioni nascono da bambino e poi, se sono vere, accompagnano le persone per tutta la vita. Dario Sebaste, oltre alla grande dedizione per il suo lavoro da imprenditore nel settore dolciario, ha sempre avuto un occhio di riguardo per le moto d’epoca. Il suo ricordo è testimoniato dalla figlia Egle e dai nipoti, in prima fila tra gli organizzatori della gara di durata “8 delle Langhe-Trofeo Dario Sebaste”, un evento di quattro giorni con otto tappe che, riproposto dal 2016, sta riscontrando un buon successo tra i possessori di moto prodotte prima del 1975 (la gara fu inventata nel 1928 e si disputò fino al 1948).

Dario Sebaste con la figlia Egle.

È il nipote Matteo, a nome della famiglia, a raccontare la storia della nascita della passione del nonno: «Da quando sono bambino ho sempre visto mio nonno felice su una moto d’epoca. E sono sempre stato curioso di sapere come fosse nata la sua passione. Lui mi diceva che fin da ragazzino era attirato dalle moto. Prima il Guzzino 50 cc, con cui faceva le prime consegne per suo papà Oscar; poi, a 17 anni, l’Airone Sport 250 della Moto Guzzi».

Ma la folgorazione arriva a 50 anni: «Nonno vide un giorno al concessionario Guzzi di Alba, un Airone Sport 250 identico a quello che aveva da ragazzo. Ne rimase talmente affascinato che lo prese. Da lì non si è più fermato e ora noi ereditiamo una collezione di 40 moto d’epoca. Per questo portiamo avanti la sua passione organizzando l’“8 delle Langhe” grazie all’idea dell’amico Attilio Eirale e di persone molto attente alle moto d’epoca. Ringraziamo tutti per l’impegno e per aver fatto rivivere questa gara alla quale quest’anno hanno partecipato 64 persone provenienti da 7 nazioni».

Livio Oggero

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