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Nell’Aula picta di Barolo le acqueforti di Marc Chagall in mostra

Nell'Aula picta le acqueforti di Marc Chagall in mostra
Il roveto ardente, di Marc Chagall, acquaforte

BAROLO Le opere del maestro e di contemporanei per “Bibbia e sacro vino”
Un viaggio nel linguaggio artistico di una delle voci più importanti del Novecento europeo e al contempo un’occasione per scoprire da vicino nomi di primo piano dell’arte contemporanea. A unire le due dimensioni, un tema che calza con le colline dell’Albese: la presenza del vino nel Nuovo e nell’Antico testamento.

“Bibbia e sacro vino” è il titolo della mostra che porterà a Barolo, nell’Aula picta dell’ex confraternita di Sant’Agostino in piazza Falletti, dal 9 al 24 settembre, quattordici acqueforti di Marc Chagall appartenenti a una collezione privata. L’organizzazione è di Art & wine club, con il sostegno di Barolo art e il patrocinio della diocesi, del Comune, dell’Associazione paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato. Da Lot e le sue figlie al Cantico di Davide, le opere in esposizione sono il frutto del lavoro iniziato dal pittore russo nel 1931, dopo un viaggio in Palestina su sollecitazione del suo gallerista, e stampato nel 1956. Sono centocinque le incisioni realizzate da Chagall a partire da episodi biblici: saranno protagoniste della prossima primavera albese, in occasione di una mostra nella chiesa di San Domenico.

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Giuditta e l’ebbrezza di Oloferne, di Noemi Alvisi

Nel frattempo, l’esposizione di Barolo consentirà di avvicinarsi al tema e comprenderne i risvolti, come spiega Fabio Carisio, presidente di Art & wine club: «Grazie a Barolo art e al contributo dei sostenitori, siamo riusciti a metterci in contatto con il collezionista che possiede le opere di Chagall e ad allestire l’esposizione, che è il culmine di un anno di studi e ricerche. Le quattordici acqueforti hanno per soggetto episodi dell’Antico testamento; tre hanno attinenza con il vino. Proporremo un percorso attraverso i simboli e le metafore del vino nelle pagine dei testi sacri. Per questo, accanto alle incisioni di Chagall, sono stati selezionati 16 artisti, chiamati a esprimersi sul tema della mostra». Alcuni sono originari della nostra zona: Pierflavio Gallina e Osvaldo Mascarello di La Morra, Carla Ghisolfi di Monforte, Feny Parasole di Cherasco ed Elisa Vaschetti Longo di Ceresole.

Aggiunge Carisio: «Sarà interessante notare le tante tecniche utilizzate: da chi ha lavorato con materiali naturali, come i pampini, a chi ha scelto la pittura a freddo su vetro o il classico acrilico». L’inaugurazione è prevista per sabato, inserita nell’ambito della festa della Pro loco di Barolo (vedi a pag. 30). Alle 17, nella parrocchia di San Donato, il vescovo di Alba Marco Brunetti celebrerà la Messa, alla quale seguirà una breve conferenza a cura degli organizzatori. Dalla visione di Chagall ad aneddoti sul vino nella Bibbia, la presentazione sarà accompagnata dalla musica di Antonio Maria Lacasella.

Francesca Pinaffo

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