BRA Un progetto è firmato dall’associazione Piedi per terra, un secondo è stato redatto dalla Caritas cittadina e il terzo è stato pensato dai rappresentanti dell’associazione A cuore aperto (che include gli albanesi che da tempo risiedono in città).
Nell’incontro della Consulta del volontariato di mercoledì scorso – che doveva decidere a quale proposta destinare il finanziamento comunale di 15mila euro – la discussione è stata veramente ampia e articolata. Presieduta da Nino Cornaglia, la serata ha visto la partecipazione dell’assessore alle politiche sociali Gianni Fogliato e della funzionaria Chiara Demagistris.
Integrazione dei cittadini extracomunitari
Scendendo nel dettaglio, la proposta dei cittadini albanesi è quella di lavorare per una reale integrazione di cittadini extracomunitari, grazie a una serie di incontri, quantificabili in cinque lezioni serali. In questo caso il parere della Consulta è stato quello di trasformare il progetto in un corso vero e proprio, per il quale chiedere il finanziamento al Centro servizi del volontariato.
Invece l’associazione Piedi per terra ha presentato un progetto denominato “Comunità del cibo e della salute” rivolto alle fasce deboli, per la promozione del loro benessere psicofisico. Per la Caritas infine “La cittadella della carità”, che mette insieme ascolto e contrasto alle povertà del territorio.
Conclude il presidente Nino Cornaglia: «Abbiamo deciso che invece di dividere salomonicamente le risorse, ci sia ancora un mese di tempo per integrare le due proposte di Piedi per terra e Caritas in una sola, articolata e completa, cui sarà destinato il finanziamento».
Valter Manzone
