Alluvione del 1994: l’Inps deve a 150 imprese ben 49 milioni di euro

Alluvione 1994 e rimborsi, una  storia infinita

ALBA Centocinquanta imprenditori di settori diversi, accomunati da un’ingiustizia che dura da più di vent’anni. Sono i membri del comitato imprese alluvionate Piemonte 1994, che lunedì 18 settembre si è riunito ad Alba nella sede dell’Associazione commercianti albesi. Nella loro battaglia per ottenere la restituzione di quanto versato indebitamente all’Inps e all’Inail nei tre anni successivi all’inondazione – senza dimenticare chi ha ricevuto il risarcimento ma si è visto di recente recapitare una lettera d’ingiunzione da parte dei due enti – i prossimi venti giorni saranno decisivi: l’obiettivo è veder riconosciuti i loro diritti nella nuova legge di stabilità, a cui il Governo sta lavorando in questo momento.

Incontro con il presidente dell’Inps Tito Boeri

Ad agosto i rappresentanti del comitato hanno incontrato il presidente dell’Inps Tito Boeri, che si è reso disponibile a sospendere le ingiunzioni, trovare un accordo e lavorare alla stesura di un documento condiviso. In più, è stata quantificata in modo certo la cifra che l’ente deve alle imprese: 49 milioni di euro per 150 aziende, di cui il 70 per cento si trovano in provincia di Cuneo, mentre le restanti ad Asti, Alessandria e Torino. Luca Matteja, coordinatore dell’associazione, si è rivolto ai parlamentari piemontesi: «La legge di stabilità è la nostra unica, vera possibilità. Chiediamo ai 67 parlamentari piemontesi, sia quelli di maggioranza che di opposizione, di abbracciare la nostra causa e impegnarsi a livello legislativo». E ha aggiunto: «Anche a livello delle singole città, ci aspettiamo l’adesione dei Consigli comunali alla nostra linea».
Durante l’incontro è arrivato anche il commento dell’eurodeputato Alberto Cirio: «Sono a disposizione per sostenere il comitato», ha precisato. «È stato lo stesso commissario alla concorrenza, Margrethe Vestager, a definire “crazy”, folle, la possibilità di richiedere alle imprese aiuti percepiti oltre venti anni fa».
È quanto cercano di ottenere gli imprenditori coinvolti, come spiega Roberto Spessa, titolare dell’omonima ditta di calcestruzzi di Castagnole delle Lanze e neoeletto presidente del comitato: «È una questione che definire assurda è riduttivo. Ho subìto danni enormi a causa dell’alluvione e, nonostante ciò, ho continuato a versare tutti i contributi: dovrei essere risarcito di oltre 400mila euro».
Nel frattempo, lo scorso mercoledì 20 settembre, i rappresentanti del comitato hanno incontrato a Roma Luigi Casero, viceministro dell’economia e delle finanze. Purtroppo, però, l’Inps di Cuneo, malgrado la presa di posizione di Boeri, sta continuando a procedere in Cassazione.
Francesca Pinaffo 

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