Il Museo del tartufo lo vogliamo al palazzo delle mostre e dei congressi

Se il tartufo non è più quello di una volta

IL DIBATTITO La proposta è un’arma potente nelle mani di chi non è seduto allo scranno. Durante la commissione del 3 ottobre l’opposizione ha illustrato all’assessore competente Alberto Gatto le proprie idee in merito agli interventi ancora da realizzare. Secondo Domenico Boeri (Per Alba) ad esempio la «situazione di via Duccio Galimberti richiede aggiustamenti lungo i marciapiedi e sul passaggio pedonale. Senza dimenticare il rifacimento dell’asfalto tra via Padre Girotti e strada Cauda».

In via Cesare Battisti la manutenzione appare altrettanto urgente, così come l’edificazione di una rotonda tra via Fleming e corso Cortemilia. Infine, i marciapiedi di via Dario Scaglione mostrano un andamento irregolare che va uniformato e in via Pola urgono interventi.

Emanuele Bolla (Fratelli d’Italia) ha invece osservato: «Il palazzo delle mostre e dei congressi è utilizzato ben poco. L’Amministrazione dovrebbe impegnarsi a studiare una revisione degli spazi interni, in modo che questa grande struttura possa ospitare gli eventi legati al mondo dell’enogastronomia. Si potrebbe infine creare quel Museo del tartufo di cui non possiamo più fare a meno».

Peccato che il sindaco Maurizio Marello abbia confermato anche durante l’inaugurazione della Fiera che il Museo si farà alla Maddalena.

Mario Canova (Forza Italia) ha invece proposto la riapertura del sottopasso di via Einaudi, sopra il quale poggia il cavalcavia che unisce piazza Michele Ferrero a corso Piave e a corso Europa. Una vera pioggia di proposte, insomma, di cui l’assessore ai lavori pubblici Alberto Gatto ha promesso di tener conto.

Marco Giuliano

 

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