I nostri anziani nel 2030 saranno più soli. Presentato un libro

I nostri anziani nel 2030 saranno più soli. Presentato un libro

TERZA ETÀ  «A tutti coloro che devono, possono e vogliono migliorare la qualità della vita delle persone anziane»: è la dedica che apre il nuovo libro del centro ricerche Cornaglia (centrocornaglia.org), intitolato Anziani verso il 2030, che è stato presentato sabato 14 ottobre  al palazzo Banca d’Alba di via Cavour.
Una dedica che racconta la grande sfida della nostra epoca alle problematiche legate all’invecchiamento della popolazione.
Il rapporto Istat sulla salute parla di anziani longevi ma sofferenti a causa delle malattie croniche e con dolori fisici che ne limitano la qualità della vita, più per le donne che per gli uomini.
Secondo lo stesso rapporto, gli italiani con più di 75 anni vivono in condizioni peggiori rispetto agli altri anziani europei. In questo contesto il quaderno-studio della collana “La stagione dei grandi adulti”, curato da Dario Bracco, sociologo che del centro ricerche Cornaglia è direttore, e Ugo Marchisio, illustra le proiezioni degli esperti e i nuovi scenari in relazione all’invecchiamento dei baby-boomers che nel 2030 saranno anziani e numerosi.
Sono intervernuti il vescovo Marco Brunetti, il direttore generale dell’Asl Danilo Bono, il medico Luciano Bertolusso, Dario Bracco, lo psichiatra forense Giorgio Bressa, il presidente di Banca d’Alba Tino Cornaglia, il docente di bioetica Enrico Larghero, il medico Ugo Marchisio e il geriatra Umberto Stralla. Moderatore del convegno è stato sarà il giornalista Gian Mario Ricciardi.

a.r.

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