Simona Buffa di Roddi a Caduta libera con Gerry Scotti il 17 e il 20 ottobre

Simona Buffa di Roddi a Caduta libera con Gerry Scotti il 17 e il 20 ottobre
Simona Buffa, selfie allo specchio negli studi televisivi di Caduta libera con Gerry Scotti su Canale 5

IN TELEVISIONE Questa sera, martedì 17 ottobre e poi ancora venerdì 20, tra i concorrenti di Caduta libera, il fortunato show con Gerry Scotti in onda su Canale 5 all’ora di cena, ci sarà  Simona Buffa, splendida quarantenne di Roddi, fisioterapista al centro di riabilitazione Ferrero.

L’avventura di Simona – tutta da scoprire guardando le puntate e facendo il tifo – è iniziata quasi per scherzo: «Ho deciso di partecipare perché, guardando il gioco da casa, mi piaceva ed ero abbastanza brava a indovinare le risposte. Una sera a inizio estate ho inviato una mail con i miei dati. Mi hanno chiamato a sostenere le prove di casting il 31 agosto, a Torino. Mi hanno dato un dossier con 60 domande aperte di cultura generale, dalla storia all’astronomia ai cartoni animati, alle quali bisognava rispondere in tre minuti e poi c’è stata la prova orale. Settembre è trascorso senza notizie da parte della produzione. Poi a fine mese, un venerdì, mi hanno chiamato convocandomi a Milano per il lunedì mattina. Per fortuna, mi hanno concesso le ferie nonostante il minimo anticipo, ma nessun altro dei miei cari è riuscito a organizzarsi e così sono andata a Cologno monzese da sola».

Gerry Scotti? Cordiale e simpatico, anche a telecamere spente

Simona non nasconde l’entusiasmo per un’esperienza così inusuale, così lontana dalla sua quotidianità: «L’organizzazione era perfetta, quasi maniacale nella precisione e attenzione al dettaglio. Mi hanno prenotato il treno e sono venuti a prendermi in stazione, truccatrice e parrucchiera si sono divertite a cambiare un po’ la mia immagine provando mise diverse. Le costumiste controllavano ogni dettaglio, dal braccialetto alla cintura: tutto doveva essere in sintonia, con colori in linea con la stagione. Il fonico mi ha dato istruzioni per il microfono e c’era un uomo, addetto al pubblico, che, nascosto alle telecamere, incitava ad applaudire o a fare il tifo. Il ricordo più bello è senz’altro Gerry Scotti: simpatico, socievole, ha messo a nostro agio tutti noi concorrenti con semplicità. A telecamere spente è proprio così come si vede in onda. Avevo portato dei tartufi  dolci e un’antologia di poesie di Roddi, avrei voluto parlare di più del mio paese ma non sono riuscita: Scotti era incuriosito dalla mia professione e mi ha fatto domande solo legate al lavoro».

Botola, gommapiuma e pompieri

Come erano le domande? « Da casa è più facile, in studio ci sono le telecamere, il tempo che scorre, l’emozione e a volte le parole restano sulla punta della lingua».

E la botola? È caduta? «È meno paurosa di come si immagina da casa. C’è tantissima gommapiuma ad attutire la caduta e al fondo ci sono persino medici e pompieri per controllare che il concorrente non si sia fatto male».

Valeria Pelle

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