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Al San Lazzaro rimarranno gli ambulatori ma non il pronto soccorso

Al San Lazzaro mancano infermieri, Oss e ostetriche

ASL I consiglieri di Forza Italia Carlo Bo e Mario Canova tornano a chiedere lumi sul futuro del San Lazzaro di Alba e del Santo Spirito di Bra, in vista dell’apertura del nuovo ospedale di Verduno, annunciata nel 2018. «Durante la visita per l’inaugurazione della Fiera del tartufo, il governatore Sergio Chiamparino ha dichiarato che il nuovo ospedale di Verduno diventerà operativo nel 2018. Rimane ancora da sciogliere il nodo legato alla destinazione della struttura che ospita il nosocomio albese San Lazzaro. Alcuni mesi fa avevamo sollevato l’argomento ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta».
I due consiglieri forzisti concludono: «Tra le tante cose che non vanno in città, vorremmo evitare di vedere aggiunto alla lista anche il problema del San Lazzaro. Una struttura così grande, se non sarà recuperata dopo la fine del suo utilizzo come ospedale, diventerà una vera bomba a orologeria
per il degrado  del centro città».

Risponde il direttore generale dell’Asl Cn2, Danilo Bono, risponde: «Stiamo completando tutte le verifiche del caso con finalità  la vendita. Dobbiamo capire se vendere in toto l’area del San Lazzaro
o se mantenere una porzione di 1.500-2.000 metri quadrati per la futura casa della salute che vogliamo realizzare ad Alba e gli ambulatori che terremo in città. Il Piano regolatore di Bra, invece, prevede che in capo all’Asl Cn2 rimanga l’ala storica del Santo Spirito».

Marcello Pasquero

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