“Chiedo scusa, ciao” scritto su un biglietto, prima della tragedia

Tragedia in famiglia a Cherasco, la dinamica è chiara per gli inquirenti

CHERASCO Ha sparato alla madre e poi ha rivolto l’arma contro di sé. La tragedia si è consumata tra la notte di sabato e la mattinata di domenica, in una villetta della frazione Bricco di Cherasco.

Giovanni Abrate, un idraulico di 56 anni, ha freddato l’anziana madre Maddalena Favole (84 anni) con la quale viveva, nella cucina della loro abitazione. Poi si è puntato la canna della pistola – una semiautomatica calibro 9, regolarmente denunciata – alla gola e ha premuto il grilletto.

La scoperta della tragedia nel tardo pomeriggio del giorno festivo. La sorella della vittima  – residente a poche centinaia di metri dalla congiunta – che al mattino non l’aveva vista in chiesa alla messa domenicale, ha iniziato a telefonarle. Senza ricevere risposta. Ha tentato alcune altre volte, pensando che potesse essere andata a trovare una delle figlie (una residente a Bricco e l’altra a Cuneo).Nel pomeriggio, molto preoccupata dal fatto di non riuscire a rintracciare né la sorella e neppure il nipote, ha avvisato i carabinieri e il parroco della frazione.

Quando hanno aperto la porta di casa hanno trovato l’anziana pensionata riversa sul tavolo della cucina, in una pozza di sangue e il figlio sdraiato sul divano, privo di vita.

Nella camera da letto, accanto ad una serie di vecchie foto di famiglia,  un biglietto scritto dal figlio, in stampatello, con poche parole: «Chiedo scusa ciao».

Immediato l’arrivo dei mezzi del 118 e di un paio di pattuglie dei carabinieri della compagnia di Bra, al comando del capitano Roberto Di Nunzio, che ha subito avviato le indagini.

Intanto nella popolosa frazione, che si sviluppa tra Roreto di Cherasco e il comune di Cervere, la notizia ha cominciato a diffondersi, richiamando davantino cancello della villetta, che si trova al civico 10 di via Vittorio Veneto, una piccola folla di curiosi, che commentavano increduli questa tragedia.

In serata l’arrivo del magistrato del Tribunale di Asti Laura Deodato e degli uomini della scientifica. Le forze dell’ordine hanno subito allontanato tutti e messo i sigilli sulla villetta, per permettere tutti gli accertamenti del caso, senza modificare la scena dell’omicidio-suicidio. Nei prossimi giorni il medico legale disporrà l’autopsia sui due cadaveri; poi si potrà stabilire la data dei loro funerali.

Valter Manzone

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