Cpia di Alba: gli stranieri imparano l’italiano grazie alla musica

Cpia di Alba: gli stranieri imparano l’italiano grazie alla musica

ALBA Sullo schermo, un video di Luciano Pavarotti che canta una delle romanze più celebri di sempre: il Nessun dorma della Turandot. Seduti ai banchi, una trentina di ragazzi e ragazze che ascoltano senza muovere ciglio, come rapiti da quella melodia e da quel testo le cui parole scorrono nei sottotitoli. Quando il video finisce, parte un applauso, come in chiusura di un vero concerto.
Accade nelle aule del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Alba, in corso Michele Coppino, dove in queste settimane è iniziato il nuovo corso di alfabetizzazione musicale. Un metodo innovativo per avvicinarsi all’italiano attraverso il linguaggio universale della musica e, allo stesso tempo, per apprendere nuovi vocaboli, anche diversi da quelli di uso comune. In più, per gli studenti di italiano del Cpia – per la maggior parte giovani richiedenti asilo di origine africana – un’occasione per prendersi una pausa dalle tradizionali lezioni di grammatica e per divertirsi. In cabina di regia c’è Stefania Delsanto, cantante lirica astigiana e insegnante di musica, che ha strutturato il progetto insieme all’insegnante di italiano Maurizia Bazzano.
Delsanto, in che cosa consiste il corso di alfabetizzazione musicale?
«L’idea di base è fare della musica un’occasione per parlare e per ragionare in italiano. In sostanza, si tratta di lezioni di musica molto semplici, della durata di circa due ore. In questo modo, si apprendono, si scrivono e si utilizzano sia vocaboli di base che altri appartenenti al linguaggio musicale, così come si coniugano nuovi verbi. Senza dimenticare l’importanza di confrontarsi su un tema universale come la musica».

f.p.

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