Dall’Enoteca del Roero 2.0 le nuove idee a ritmo familiare

Dall’Enoteca del Roero 2.0 le nuove idee a ritmo familiare

TURISMO L’ Enoteca del Roero 2.0 avrà un ruolo centrale nel progetto Baby’s hills: ne sarà motore e incubatore di idee. Una novità che non stupisce, considerato che a impostare il nuovo assetto dell’ente è stato scelto Pier Paolo Guelfo, un professionista degli eventi per i piccoli. «Che il comparto turistico sia un pilastro del benessere a destra e a sinistra del Tanaro si sa da tempo. E così anche che i flussi turistici stanno cambiando: non più solo d’autunno, non più solo sessantenni (e oltre) che amano mangiare e bere bene», analizza Mauro Carbone, direttore dell’ente Turismo. «Tutti compravano decanter e non altalene. Ora non più».

Che la recettività si stia attrezzando è il recente segno del cambiamento di passo degli operatori: più consapevolezza del proprio peso e valore. E anche della volubilità del mercato, di quanto una recensione sfavorevole su Internet possa amplificarsi e screditare non solo una struttura ma un intero sistema turistico di territorio. «Per questo era nato il progetto Baby’s hills, per sensibilizzare quanti operano nel turismo ad accogliere fruitori nuovi, sotto il metro di altezza. Quei figli (numerosi) che accompagnano i quarantenni del Nord Europa, il nostro nuovo target di riferimento da maggio a ottobre», prosegue Carbone, commentando: «È interessante come il Roero abbia trovato un nuovo punto di aggregazione nell’Enoteca e ancora di più che diventi, come incubatore di idee in Baby’s hills, motore di innovazione di un territorio ancora più vasto».

Guelfo, che dopo aver trasformato Govone nel Magico paese di Natale portandovi 680mila persone nel solo 2016, di accoglienza di famiglie e bambini ne sa qualcosa, parte a piccoli passi: «Esistono già ottime iniziative, nate dall’estro e dalla lungimiranza di alcuni imprenditori vinicoli, come, ad esempio, Bambini in cantina. Ora si tratta di metterle a sistema. Renderle prassi consolidata e diffusa», suggerisce Guelfo che, per ben incominciare, ha trasformato un angolo dell’Enoteca in spazio ludico, con giochi in legno che fanno capire come da una collina e da una vite si arrivi al vino. E, accanto a quelle dedicate ai genitori, proporrà ai bambini che li accompagnano degustazioni di centrifugati ed estratti creati da loro stessi, per gioco. Guelfo conclude: «Se l’approccio baby friendly funziona, i turisti lo apprezzeranno e si estenderà in modo naturale».

Nel numero di Gazzetta in edicola le anticipazioni sul Magico paese di Natale che si aprirà a Govone il 19 novembre e l’intervista a Renato Priolo, inventore dei giochi in legno, al centro del progetto di attività per bambini.

v.p.

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