La Fiera fa i conti: centomila ingressi al Mercato del tartufo

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Borgo san Lorenzo vincitore della sfilata storica 2017

ALBA Una lunga maratona di eventi, di incontri, di ospiti e di momenti culturali che hanno acceso i riflettori su Alba e sulle colline di Langhe, Roero e Monferrato, a partire da uno dei simboli del territorio: il tartufo bianco d’Alba, che ancora una volta – malgrado le avversità climatiche e la conseguente scarsità del prodotto, con prezzi stellari mai raggiunti prima – si è confermato il protagonista indiscusso della stagione.

Un visitatore su tre arrivava dall’estero

Dopo il taglio del nastro lo scorso 1 ottobre alla presenza del ministro Graziano Delrio e otto settimane a dir poco fitte, domenica 26 novembre ha chiuso i battenti l’ottantasettesima edizione della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba. E proprio a manifestazione ultimata, è giunto il tempo dei bilanci, a partire dai 100mila ingressi registrati al tradizionale Mercato mondiale. Un turismo qualificato, attirato dalla ricchezza enogastronomica e dalle bellezze paesaggistiche, e sempre più internazionale: un visitatore su tre che ha varcato la soglia del padiglione nel cortile della Maddalena proveniva dall’estero.

Tra i momenti di massimo afflusso, si conferma un evento di grande richiamo la rievocazione storica organizzata dalla Giostra delle cento torri e dai borghi cittadini, che quest’anno si è svolta tra il 14 e il 15 ottobre e ha portato ad Alba più di 200mila persone. Per quanto riguarda le tante proposte fieristiche, non si può non partire dalle esperienze dedicate al Tuber magnatum pico. Come durante le scorse edizioni, ha dato spettacolo l’Alba truffle show sul palco della sala Beppe Fenoglio: 44 gli chef che si sono alternati ai fornelli, di cui 24 insigniti delle prestigiose stelle Michelin, e un numero complessivo di oltre 2.000 partecipanti ai Foodies moments. Le prenotazioni, grazie al sistema online, sono arrivate da tutto il mondo, in particolare dagli Stati Uniti, dalla Svizzera, dal Regno Unito, dalla Russia, ma anche dalla Corea del Sud, dal Belgio, dall’ Olanda e dal Giappone.

Successo anche per l’analisi sensoriale del tartufo e la Wine tasting experience, che hanno registrato il tutto esaurito. E per chi non si accontenta solo degli stretti confini territoriali, negli ultimi due mesi le eccellenze del Basso Piemonte si sono incontrate – e hanno stretto inediti gemellari culinari – con i prodotti simbolo di altre zone d’Italia e del mondo: dalla Liguria a Parma, dalla Basilicata al distretto di Tokyo, passando per la Martini & Rossi di Chieri e la città brasiliana di Bélem.

80mila ingressi a mostre e concerti

E sul fronte della cultura? La fiera 2017 è stata all’insegna delle grandi mostre, con artisti di primissimo piano nel panorama internazionale. I numeri sono altezza della qualità delle proposte: oltre 25mila persone hanno visitato “Le colline davanti. Viaggio nelle terre di Langhe, Roero e Monferrato”, la personale di Tullio Pericoli nella chiesa di San Domenico e altrettante hanno scelto di ammirare “Holding the milk”, la videoinstallazione di Marina Abamovic nel coro della Maddalena. Grande successo anche per la mostra dedicata ai 70 anni della Miroglio nel palazzo Banca d’Alba, che ha superato i 25 mila ingressi, e nella sala storica dello stesso edificio ha destato molto interesse “De truffle”, l’esito del progetto sviluppato in sinergia con l’azienda Alessi per mettere in commercio l’affettatartufi dedicato ad Alba, l’evento di punta di questa edizione. In totale, se si tirano le somme, gli eventi culturali hanno registrato più di 80mila ingressi. E non è ancora finita, perché prosegue fino al 3 dicembre la mostra dedicata al pittore Enzo Cucchi nella chiesa di San Giuseppe, esito della collaborazione tra la fondazione Crc e il Castello di Rivoli, mentre sarà visitabile fino al 17 dicembre l’esposizione “Poeti/pittori/poeti” nel palazzo Banca d’Alba, organizzata dalla fondazione Bottari Lattes.

Francesca Pinaffo

 

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