All’ospedale di Alba il casco per non perdere i capelli con la Chemioterapia

All'ospedale di Alba il casco per non perdere i capelli con la Chemioterapia 3

ALBA Non sono molti in Italia i centri in cui è disponibile questa possibilità ma ora anche all’Asl Cn2 la lotta contro il tumore al seno è più umana grazie al casco che riduce la perdita dei capelli durante la chemioterapia.

La tecnologia DigniLife è stata ufficialmente donata all’ospedale San Lazzaro nella mattinata di sabato 16 dicembre dall’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno (Andos), alla presenza del direttore generale dell’Azienda Sanitaria Danilo Bono, della direttrice sanitaria di presidio Maria Cristina Frigeri e della direttrice dell’Oncologia Cinzia Ortega, che hanno sottolineato come questa sia una tappa fondamentale per il miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

“Una persona deve sentirsi se stessa anche con la malattia e riconoscersi quando si guarda allo specchio”, ha spiegato Ivana Sarotto, presidente Andos, ricordando anche come “nel tempo l’associazione sia stata sempre in prima linea a sostegno delle azioni per il benessere della donna, attenta all’avanzamento della ricerca scientifica e vicina alle istituzioni. Pioniera nel trattamento del linfedema nella donna con dissezione del cavo, ha aiutato alcuni reparti a dotarsi di nuove tecnologie come l’identificazione del linfonodo sentinella durante l’intervento ed ecografi. “Oggi insieme a Europa Donna abbiamo l’obiettivo della creazione di una Breast Unit”, ha affermato Sarotto invitando l’ASL e i presenti a un impegno comune su questo fronte.

La presentazione ha dato la possibilità ai partecipanti di vedere l’attrezzatura già operativa nel reparto di Oncologia: nei giorni scorsi già due pazienti hanno potuto sperimentare l’uso del DigniCap durante la chemioterapia. Il casco ha l’obiettivo di preservare i capelli delle pazienti, raffreddando il cuoio capelluto durante il trattamento; l’efficacia stimata è del 75/89%. L’apparecchiatura consente di trattare due pazienti in contemporanea ed è a disposizione anche per le pazienti di Bra.

A.R.

 

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