BRA La sua opera prima, che ha avuto un grande successo, si intitolava Lasciare Lubecca. Nei giorni scorsi, l’ingegner Ugo Minini, pensionato, consorte del primo cittadino Bruna Sibille, ha dato alle stampe il suo secondo romanzo, intitolato Quantum.
È lo stesso autore a sintetizzarlo, spiegando: «Il romanzo è un impasto di vicende private, di storia mondiale, di eventi scientifici, di dilemmi morali, che coinvolgono pochi personaggi principali e, sullo sfondo, un numero immenso di persone del mondo intero. La trama si dipana dal 1920 al 1960: il cuore del Novecento, il martoriato secolo breve». E aggiunge: «Mi sono sforzato di tramutare una trama storica in un romanzo, che comprende dialoghi e sceneggiature, come una docufiction televisiva, sfiorando solamente gli aspetti scientifici della vicenda».
In Quantum, Elisabeth, a vent’anni dalla morte del marito Werner Heisenberg, narra la loro vita di coppia a un immaginario giornalista. Il consorte della donna era decisamente speciale: si tratta dello scienziato tedesco, premio Nobel nel 1932 per la fisica, uno dei padri della teoria quantistica. Anche l’esistenza che visse insieme a Elisabeth fu fuori dal comune: lo sviluppo prodigioso di una nuova visione del mondo fisico, la presa del potere da parte del nazismo, la seconda guerra mondiale, la distruzione e la rinascita della Germania.
Ma Heisenberg è stato al centro di giudizi, che hanno coinvolto il mondo intero, assai divergenti sulle sue scelte etiche, legate al fatto che non abbandonò mai la Germania dopo l’ascesa al potere di Hitler, collaborando fattivamente al programma nucleare tedesco, che progettava l’uso militare dell’energia atomica.
Ugo Minini, dopo l’opera prima Lasciare Lubecca, ha presentato il suo secondo lavoro Quantum, di fronte ad un Polifunzionale gremito di gente. Stampato dall’Artistica Savigliano, il volume è in vendita nelle librerie braidesi, nell’edicola di via Cavour e su Amazon; per saperne di più è possibile consultare su Facebook la pagina Quantum Heisenberg.
Valter Manzone
