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Dubbi sui tributi municipali? A Bra adesso c’è il diritto di interpello

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BRA La Giunta della città della Zizzola, nella riunione di martedì scorso, ha deliberato alcuni aggiornamenti del regolamento comunale sul diritto di interpello, ovvero sulla opportunità che il contribuente – in condizioni di obiettiva incertezza sulla corretta interpretazione di una disposizione normativa riguardante tributi comunali – può mettere in atto, cioè inoltrare all’ufficio tributi un’istanza di richiesta di chiarimenti, che deve riguardare l’applicazione della norma a casi concreti e personali. Spiegano i funzionari della ripartizione tributaria: «Il diritto di interpello è consentito anche alle associazioni sindacali e di categoria, ai centri di assistenza fiscale, agli studi professionali, nel caso di istanze relative al medesimo caso che riguarda una pluralità di associati, iscritti o rappresentati.
La presentazione dell’istanza di interpello non ha effetto sulle scadenze previste dalle norme tributarie, né sulla decorrenza dei termini di decadenza e non comporta interruzione o sospensione dei termini di prescrizione». Redatta in carta libera, può essere presentata
a mano all’ufficio protocollo oppure inviata con raccomandata al Comune o via posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo comunebra@postecert.it. L’istanza deve contenere i dati identificativi del contribuente e il domicilio al quale inviare la risposta. All’istanza si deve allegare anche la copia della documentazione non in possesso del Comune e utile ai fini della soluzione del caso. Il Comune risponde in forma scritta, entro 90 giorni, e pubblica la risposta sul sito Web istituzionale. La risposta ha efficacia solo nei confronti del contribuente che
ha presentato l’istanza e limitatamente al caso concreto e personale prospettato. Le risposte alle istanze non sono impugnabili.

v.m.

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