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Fiera del tartufo: gli organizzatori e i numeri

L’olio al tartufo non va venduto alla Maddalena

INCHIESTA / 2 L’ente Fiera è composto dal Comune di Alba (che ha funzione di controllo e nomina il presidente), dalla Giostra delle cento torri e dall’Associazione dei commercianti albesi. Il suo compito è gestire gli eventi della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba – tra cui il Palio degli asini, Alba truffle show nel cortile della Maddalena, il Tartufo dell’anno e varie altre iniziative per l’autunno – oltre a Vinum in primavera.

L’ente impiega cinque persone e ha un Consiglio d’amministrazione che lavora a titolo gratuito. La presidente è Liliana Allena, affiancata da Marco Scuderi, dell’Aca, vicepresidente; Luca Sensibile, Francesco Cordero e Piercarlo Verney sono invece consiglieri. Il bilancio rivela che i ricavi passano dai 578mila euro del 2014 ai 946mila euro del 2015, fino al 1 milione circa del 2016, con la previsione di 1.5 milioni per il 2017. Nel 2016 la Fiera del tartufo ha generato ricavi per circa 855mila euro, ricevendo 275mila euro di finanziamenti pubblici e 580mila privati: di questi, 135mila derivavano da Expo turist, la società privata che gestisce il Palatartufo alla Maddalena.

Albaqualità e Mercato mondiale del tartufo

La gestione e tutti i costi relativi alla rassegna enogastronomica Alba qualità e del Mercato mondiale del tartufo alla Maddalena sono a carico di Expo turist Alba, insieme alle ditte Wellcom (attiva nel settore della comunicazione) e Uniart.
La prima è la capofila: si tratta di una società il cui Consiglio di amministrazione è presieduto da Fabrizio Pace, direttore dell’Associazione commercianti albesi, mentre uno dei consiglieri è il vicepresidente dell’ente Fiera Marco Scuderi, anch’egli attivo all’Aca.
Secondo la visura catastale che abbiamo consultato il valore della produzione della società risulta in salita negli anni (sebbene le attività non si limitino solamente alla Fiera). Per gestire il Palatartufo nel cortile della Maddalena nel 2015 Expo turist sborsava 60mila euro, mentre oggi garantisce all’ente Fiera ben 135mila euro.

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