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Oltre un milione per sostenere le piccole botteghe

Oltre un milione per sostenere le piccole botteghe

COMMERCIO Potrebbero aprirsi interessanti prospettive per i paesi dell’alta Langa privi di esercizi commerciali o nei quali c’è un solo negozio. Nei giorni scorsi la Regione ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri (dipartimento per gli affari regionali e le autonomie) l’istruttoria del bando per sostenere le attività commerciali nelle zone montane. A livello nazionale sono a disposizione oltre 19 milioni di euro. La somma stanziata per il Piemonte è di 1 milione e 400mila euro, che serviranno a finanziare 44 progetti annuali da 25mila euro e tre pluriennali da 100mila.

Si potevano richiedere finanziamenti in tre ambiti: incentivazione degli esercizi commerciali, programmazione dei servizi di consegna delle merci a domicilio e predisposizione di servizi di trasporto per raggiungere le sedi dei mercati. Ogni ente locale poteva attivare un progetto annuale o uno pluriennale (insieme ad almeno altri due centri). Tra i Comuni in classe 1 (quelli senza negozi) sono state ritenute ammissibili 20 domande, 14 delle quali presentate da paesi della Granda: Rittana, Canosio, Marsaglia, Paroldo, Alto, Briaglia, Bergolo, Camerana, Montemale, Gottasecca, Arguello, Torre Bormida, Perletto e Bonvicino. Per la classe 2 le istanze ammissibili sono 32 e anche in questo caso sono 14 quelle provenienti da località del Cuneese: Roccasparvera, Caprauna, San Benedetto Belbo, Cartignano, Torre Mondovì, Levice, San Damiano Macra, Mombarcaro, Nucetto, Montaldo Mondovì, Castino, Castelletto Uzzone, Prunetto e Monesiglio.

Sottolinea l’assessore regionale alla montagna, Alberto Valmaggia: «Ringrazio il Governo per aver messo a disposizione le risorse che consentiranno a molte aree marginali di avere di nuovo i servizi commerciali. I nostri uffici hanno rispettato i tempi del bando. Auspichiamo che, rapidamente, il dipartimento ministeriale convalidi l’istruttoria e provveda ad assegnare le risorse».

Aggiunge il viceministro delle politiche agricole, Andrea Olivero: «Mi impegno a seguire l’iter del provvedimento affinché si giunga in tempi brevi alla conclusione. La montagna non va assistita, ma va messa nelle condizioni di poter vivere con le risorse che produce. L’obiettivo del bando va in questa direzione».

Commenta il sindaco di San Benedetto Belbo Emilio Porro: «Nel nostro paese c’è un negozio, gestito da Vilma Ballocco, che rappresenta un servizio prezioso per la popolazione. Il finanziamento servirà a rinnovare i locali e l’arredamento. È un sostegno utile. Se nei piccoli paesi viene a mancare un servizio del genere, si sfalda la comunità. Il negozio è anche un punto di ritrovo e un luogo di aggregazione. È importante sostenere queste attività, gestite da gente che non lo fa certo per arricchirsi».

A Gottasecca il negozio non c’è più da cinque anni e l’Amministrazione ha predisposto un servizio di trasporto con il pulmino comunale per portare gli anziani al mercato. Racconta il sindaco Adriano Manfredi: «Useremo i fondi del bando per andare il martedì a Monesiglio e il venerdì a Cortemilia e, se ci sono soldi, anche a Ceva. È un servizio utile e gli anziani lo apprezzano molto».

A Paroldo il negozio ha chiuso poco più di un anno fa. Il locale fungeva anche da bar e da ufficio turistico. Spiega il sindaco Piercarlo Adami: «La chiusura è stata sentita forse più dagli stranieri in vacanza che dai residenti. Contiamo di riaprirlo e di affidare al futuro gestore anche l’ostello e altre attività che andremo a creare. Ci sono alcuni contatti con possibili gestori. Per aiutare i negozi nelle aree montane servirebbe però anche altro, come ad esempio le agevolazioni fiscali».

Più scettico Giuseppe Mondone, sindaco di Bonvicino: «In paese ci sono pochi abitanti e quelli che vivono nelle frazioni sono più vicini a Bossolasco o a Murazzano e quindi per loro è più comodo fare la spesa in quei paesi. Penso che un negozio a Bonvicino non si possa aprire».

Conclude il sindaco di Arguello Alessandro Fenocchio: «Sarebbe inutile aprire un’attività in un paese come Arguello per i pochi clienti locali. Sarebbe in perdita sin dagli inizi. Pertanto abbiamo optato per una soluzione a lungo termine e abbiamo chiesto il finanziamento per l’acquisto di un mezzo che consenta di accompagnare soprattutto gli anziani a fare la spesa o per le visite ad Alba. Questo mezzo, se sarà finanziato l’acquisto, ci sarà utile per moltissimi anni».

Corrado Olocco, Giorgia Barile

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