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Silenzio dell’Europa sull’Asti-Cuneo. Cirio: “Inaccettabile”

Due giorni in provincia di Cuneo per il presidente del parlamento europeo Tajani
ASTI-CUNEO Tutto tace sul fronte Asti-Cuneo, nonostante si attendesse un parere definitivo entro il 31 dicembre 2017.
«Erano i primi di luglio quando il ministro Delrio ha annunciato la chiusura positiva dell’accordo tra l’Italia e la Commissione europea sul sistema delle concessioni autostradali. Un accordo a cui è legato anche il completamento dell’Asti-Cuneo e a cui abbiamo lavorato tutti insieme per convincere l’Europa. Da allora, però, sono trascorsi esattamente sei mesi e del via libera formale dell’Ue non c’è nessuna traccia».
Alberto Cirio aggiunge: «Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva garantito l’arrivo dell’autorizzazione entro il 31 dicembre, ma siamo ormai nel 2018 e manca ancora il documento che attesti l’ok dell’Europa nero su bianco. È inaccettabile. Ho chiesto un incontro la prossima settimana a Bruxelles con gli uffici della Commissione per capire cosa stia succedendo e il perché di questo ritardo, che ancora una volta blocca la possibilità di completare un’opera attesa da 40 anni».
Le risorse necessarie per il completamento dell’Asti-Cuneo, in base alla proposta fatta dal  Governo, sono infatti vincolate al meccanismo del cross-financing, ovvero una mini proroga della concessione sulla Torino-Milano in cambio di investimenti infrastrutturali.
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