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Arriva l’atteso via libera dell’Europa: l’Asti-Cuneo può ripartire

Giovanni Monchiero torna a interrogare il ministro Delrio sull'Asti-Cuneo
Oggi a Cherasco l’autostrada finisce… in un campo.

ASTI-CUNEO Era atteso a giorni e sarebbe arrivato il via libera dell’Unione Europea al cross-financing per l’autostrada Asti-Cuneo.

La possibilità di far partire i lavori già nel 2018 era stata anticipata ad Alberto Cirio a inizio gennaio, in occasione dell’incontro per verificare lo stato di avanzamento della pratica sulla A33 con Gert Jan Koopman, vicedirettore della Direzione generale Concorrenza della Commissione europea, che ha in mano il dossier italiano.

«Mi era stato garantito che l’approvazione definitiva da parte della Commissione europea sarebbe arrivata entro febbraio e così è stato: Bruxelles ha mantenuto la parola, ora il Governo faccia la sua parte»: così l’eurodeputato Alberto Cirio commenta il via libera dell’UE all’accordo sulla proroga delle concessioni autostradali italiane a cui si lega anche il completamento dell’Asti-Cuneo.

Il documento prevede interventi del valore complessivo di 8,5 miliardi di euro. Le risorse necessarie per il completamento dell’Asti-Cuneo sono vincolate a una mini proroga della concessione sulla Torino-Milano in cambio di investimenti infrastrutturali.

«L’Europa non è poi così ostile se ognuno cerca di fare al meglio il proprio lavoro», conclude Alberto Cirio.

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