Gianmario Racca, sindaco di Sanfrè, è stato sospeso, ma non si dimette

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SANFRÈ Ha scelto, insieme alla maggioranza che lo sostiene, di non dimettersi da sindaco anche se è sospeso dall’incarico. Gianmario Racca, primo cittadino di Sanfrè, dopo la condanna a otto mesi per abuso d’ufficio inflittagli dal Tribunale di Asti ha proposto le sue dimissioni ai membri della sua giunta e ai consiglieri di maggioranza che, però, le hanno rifiutate all’unanimità.

Se il sindaco si fosse dimesso, nell’impossibilità di andare ad elezioni a breve, visto l’appuntamento con le politiche di inizio marzo e la naturale scadenza del mandato tra poco più di un anno, il Comune sarebbe andato verso il commissariamento.

«Questo – ha spiegato il sindaco in una nota – avrebbe comportato un blocco degli investimenti fino a maggio 2019. Abbiamo valutato la scelta migliore per il bene del paese nel rispetto delle tante persone che hanno creduto in noi: rimarrò sospeso come sindaco e verrò sostituito dal vicesindaco che insieme alla maggioranza porterà il Comune ad elezioni nel maggio 2019 attuando gli investimenti già programmati».

Le funzioni di sindaco saranno garantite dal vice, e predecessore di Racca, Bruno Petiti. Che ne dice la minoranza? Il consigliere d’opposizione Domenico Bellè, non si sbilancia: «Ci incontreremo a breve per affrontare la tematica e chiederemo la convocazione di un consiglio comunale al più presto per discutere insieme l’accaduto». Il processo a carico del sindaco era partito dalla denuncia della vigilessa Bruna Rambaudi.

e.a.

 

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