Le parole della signora Maria Franca nel terzo anniversario della morte di Michele Ferrero

Le parole della signora Maria Franca nel terzo anniversario della morte di Michele Ferrero

LUTTO Tre anni fa, il 14 febbraio 2015, Michele Ferrero morì. Il dolore nella città fu cocente e diffuso. Per la gente di Alba, che con deferenza e affetto lo chiamava “il signor Michele”,  Michele Ferrero non era solo l’imprenditore che aveva dato lavoro a migliaia di persone, permettendo loro di restare vivere in Langhe e Roero curando le loro campagne.

Non era solo il papà della Nutella, l’innovatore, il creatore di centinaia di prodotti di successo, il cavaliere del lavoro. Michele Ferrero era un familiare. Un fiume di persone gli rese omaggio nella camera ardente, allestita in stabilimento, la partecipazione alle esequie fu corale, in ogni attività commerciale venne affisso il suo ritratto, lo stesso che, ancora oggi, campeggia in diverse vetrine.

Nel primo anniversario dalla sua scomparsa, migliaia di persone parteciparono alla Messa in cattedrale. In questi tre anni gli sono state dedicate almeno 38 piazze, tra cui, ad Alba, quella che si apre verso le Langhe ed era nota come piazza Savona, e ancora biblioteche, un belvedere, un master di ricerca, un salone nella sede cuneese di Confindustria a testimonianza della grande stima nei suoi confronti.

Nel terzo anniversario della sua dipartita, la moglie, signora Maria Franca, ha voluto ricordarlo con queste parole: «Ogni giorno, Michele, sei nel mio cuore, nei miei pensieri, nelle mie preghiere e nei nostri ricordi». La signora Ferrero, il figlio Giovanni con la moglie Paola, la nuora Luisa e i nipotini tutti, con commozione e immenso affetto, ne ricorderanno, durante una Messa celebrata in forma privata,  la grande umanità e generosità, unitamente alla geniale imprenditorialità e al suo amore per la sua città e per la sua terra.

v.p.

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