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Gino Bartali primo tra i buoni maestri narrati da Truglia nell’ex confraternita

Gino Bartali primo tra i buoni maestri narrati da Truglia nell’ex confraternita

CERESOLE Si può riflettere al senso della propria vita, guardando ai grandi esempi che ci offre la storia nei campi più disparati: esistono infatti persone dal carisma intenso, in grado di incanalare le energie positive del mondo. È questo il senso della proposta che lancia Gazzetta d’Alba, nel quadro delle iniziative per i 135 anni dalla fondazione, in collaborazione con la parrocchia e la Pro loco di Ceresole. Si tratta di una serie di quattro incontri dal titolo “I buoni maestri”, preso a prestito dalla collana di volumi di recente allegata al settimanale Famiglia Cristiana.

Si partirà il 15 marzo, alle 21, nella confraternita di San Bernardino, in piazza Vittorio Emanuele, con il primo appuntamento dedicato a Gino Bartali: ne parlerà il direttore di Gazzetta d’Alba don Giusto Truglia, coadiuvato da video, letture tratte dal volume della San Paolo a cura di Gian Paolo Montisci e musiche di Maurizio Ribotta. L’introduzione sarà affidata al parroco di Ceresole don Eugenio Viberti.

Ma chi è l’indimenticato campione di ciclismo Gino Bartali? Nato il 18 luglio 1914 a Ponte a Ema, in provincia di Firenze, sposato con Adriana, ha avuto tre figli: Andrea, Luigi e Bianca. Salito in sella alla bicicletta per la prima volta a tredici anni, Bartali iniziò a correre insieme al fratello, che morirà in un incidente nel 1936. A partire dal 1935 “Ginettaccio” cominciò a inanellare una serie di vittorie a catena, culminate l’anno successivo sul podio del Giro d’Italia. Poi, arrivarono tutte le altre, che lo incoronarono re delle piste – oltre che grande rivale di Fausto Coppi – e lo proiettarono nell’immaginario collettivo come simbolo eroico. Uomo di gran cuore, semplice, amato per la sua purezza (come quando ai funerali commemorò il rivale Coppi con straordinaria intensità), Bartali è morto nel 2000.

La seconda serata – stessa ora, luogo e schema – guidata da don Truglia è prevista per il 22 marzo: sarà dedicata a Malala Yousafzai, una giovane pakistana di 21 anni che si batte per i diritti civili e il diritto all’istruzione delle ragazze nei Paesi musulmani.

Gli altri due incontri si terranno invece ad aprile – il 12 e il 26 – con le relazioni di don Antonio Sciortino, direttore di Vita pastorale, il quale parlerà di Carlo Maria Martini e di Lorenzo Milani.

m.g.o.

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