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Con Paolo Tibaldi scopriamo il significato della parola “Livertin”

Con Paolo Tibaldi impariamo il significato del termine piemontese "Rabadan"

Livertin: Luppolo (Humulus lupulus L.)

Sebbene formalmente cominciata da qualche tempo, la primavera ha tardato di qualche settimana, ma finalmente ci porta ad aprire lo sguardo verso la natura che, come ogni anno, è pronta a meravigliare tutti i nostri cinque sensi.

Come già è successo quando abbiamo parlato dei frutti che connotano con il loro nome la provenienza geografica del seme, anche in botanica , la lingua piemontese ci delizia di nomi spassosi ed estremamente descrittivi.

Questa settimana, infatti, parliamo di livertin, ma non solo: il loro nome ci racconta quanto questa pianta possa anche essere libertina, ossìa spontanea; si raccolgono i germogli lungo i fossi, nei luoghi con un microclima piuttosto umido. Indicato, tra il resto, per fare la frittata, la sua traduzione è luppolo. Quando si menzionano i livertin, viene quasi automatico nominare anche i mitici laciancion, insalata dei prati varietà “girasole”, detta anche taràssaco. I sinonimi piemontesi sono svariati e, in questo caso, molto chiari: girasso’, laciacan, pissacan. Indifferentemente se cruda o cotta, è ottima con le uova sode.

Se vogliamo citare alcuni fitonimi eloquenti, possiamo senz’altro continuare con i brassabòsch, la comune edera che si abbarbica, appunto, dove trova posto; gli strassasàch (o garòfo), ovvero i fiordalisi, così chiamati in piemontese perché se insaccati nella iuta insieme al grano che viene tagliato, corroderà il tessuto del sacco stesso. E le basadòne? I papaveri, così rossi e delicati che paiono labbra femminili.

Ma giacché la natura e i suoi frutti possono essere un valido rimedio medico, vanno citati i lapassòt, detti anche cojàss o pé d’òca. Il Farfaraccio maggiore è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, che può raggiungere i 120 cm di altezza; durante la fruttificazione porta le gemme in posizione sotterranea.

Il ricorso all’utilizzo del Farfaraccio era una pratica in tempi addietro dai benefici curativi assicurati; infatti qualcuno sosteneva che posizionare sull’addome i lapassòt attenuava, sino a far scomparire completamente, l’infiammazione che si aveva. E pareva funzionare sul serio!

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