CICLISMO A neppure ventun anni (li compirà a maggio), Matteo Sobrero debutterà la prossima settimana tra i professionisti e sarà un debutto di alto livello. Da lunedì 16 a venerdì 20, il corridore di Montelupo Albese, in forza alla squadra continental della Dimension Data (in pratica, l’under 23 della compagine sudafricana), parteciperà al Tour of the Alps, corsa a tappe che fino a due ani fa si chiamava Giro del Trentino e che rappresenta per i big del ciclismo un importante banco di prova in vista del Giro d’Italia.
Sobrero sarà in gara con la maglia della Nazionale, una squadra molto giovane selezionata dai ct Davide Cassani e Marino Amadori, formata, oltre che dal langarolo, anche da Alberto Amici, Marco Bernardinetti, Nicola Conci (della Trek Segafredo, l’unico professionista della squadra), Luca Covili, Alessandro Monaco e Michel Piccot.
«Sono contentissimo, anche se è una corsa che mi fa un po’ paura. Sarà durissima, con tanti campioni in gara, ma sarà anche una grande esperienza. È già bello essere al via. L’obiettivo è di portarla a termine», afferma Sobrero, che nelle tre corse disputate in Veneto a Pasqua si è messo in luce con un terzo e un quinto posto incassando anche i complimenti di Davide Cassani.
Al Tour of the Alps Sobrero si troverà spalla a spalla con corridori del calibro di Froome, Aru e Pinot, che sulle strade tra Austria e Trentino prepareranno l’assalto alla maglia rosa. Al via ci sarà anche Diego Rosa, pronto a disputare un Giro d’Italia da scudiero di Froome. Sarà la prima volta che una corsa professionistica vedrà al via due corridori della nostra zona, il roerino Rosa e il langarolo Sobrero.
Due giorni dopo la conclusione del Tour of the Alps, Sobrero sarà al via di un’altra corsa professionistica, questa volta con la maglia della Dimension data. Domenica 22 l’atleta di Montelupo parteciperà al Giro dell’Appennino, corsa in linea lunga 194 chilometri, che partirà dall’outlet di Serravalle Scrivia, per concludersi a Genova, nella centralissima via XX settembre. Il percorso sarà, come sempre, piuttosto selettivo, con le ascese ai Passi della Castagnola, dei Giovi (da fare tre volte), della Bocchetta e del Fraconalto. La corsa ha un albo d’oro di altissimo livello (Coppi, Gimondi, Battaglin, Moser, Baronchelli, Bugno, Argentin, Chiappucci e Cunego, tanto per citarne alcuni), ma quest’anno soffre la contemporaneità con la Liegi-Bastogne-Liegi e la vicinanza con il Tour of the Alps. Al via da Serravalle non ci saranno quindi formazioni World tour, ma non mancheranno corridori dal passato glorioso, come Cunego (vincitore nel 2004 e nel 2011) e il veterano Rebellin.
Corrado Olocco
