ALBA Terzo ponte sul Tanaro: siamo vicini a una svolta o il comune di Alba è costretto a rinunciare, forse definitivamente, a un’opera basilare per il miglioramento della viabilità cittadina? Il sindaco Maurizio Marello crede che nulla sia perduto e rilancia: «Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito che l’avanzo di amministrazione possa essere considerato anche sul fronte delle entrate e non solo su quello delle spese. Quello che sembra un cavillo potrebbe rivelarsi fondamentale perché se la sentenza della Corte Costituzionale divenisse legge verrebbe sbloccato l’avanzo che per il comune di Alba a fine 2017 era pari a 10,6 milioni di euro».
Il sindaco lancia la sfida: «Ho chiesto durante il tavolo delle autonomie ai parlamentari cuneesi di farsi portavoce di questo territorio e di chiedere lo sblocco dell’avanzo. Io, come sindaco di questa città metto sul piatto 5 milioni di euro, metà del cofinanziamento necessario per sbloccare i fondi Crosetto».
I fondi che portano il nome del politico che li ha richiesti Guido Crosetto sono stati deliberati nel 2006 non come contributo tout court bensì come apertura della possibilità per la provincia di contrarre mutui per la realizzazione di opere ritenute fondamentali. Tra questi 2,2 milioni di euro riguardano la variante di Pollenzo, 12 milioni il cofinanziamento per il terzo ponte sul Tanaro ad Alba, 7,5 milioni di euro la tangenziale di Cherasco e 3 milioni l’adeguamento della Strada Provinciale 661 a Bra. Il meccanismo prevede l’autorizzazione a contrarre un mutuo per 15 anni del valore di 1.650.000 euro annui per la Provincia di Cuneo (per un totale di 24.750.000).
Soldi che andrebbero spesi e rendicontati entro il 2021.
A chi accusa il sindaco di immobilismo, Marello risponde: «Il compito di richiedere i fondi era in capo alla Provincia, il comune di Alba aveva il compito di realizzare il progetto preliminare cosa che ha gatto nel 2008 con sindaco Rossetto e che è tornata a fare nel 2011 con un progetto molto dettagliato (vedi foto) che ha il carattere di un progetto definitivo. Nel 2011 si pensò di inserire l’opera nell’accordo con l’Asti-Cuneo tra le opere complementari e sappiamo bene come è finita con l’Asti-Cuneo che non ha completato l’autostrada, figuriamoci le opere accessorie. Nel frattempo la provincia è stata soppressa e si è ritrovata per molti anni nelle condizioni di non potersi occupare dei fondi Crosetto».
Marello risponde anche a Cirio e a Bolla che lo avevano attaccato paragonando la situazione albese con la tangenziale di Cherasco con la città della lumaca che riuscirà ad accedere ai fondi Crosetto: «Il caso di Cherasco non può essere paragonato ad Alba, per la tangenziale di Cherasco mancava 1,5 milioni di euro di cofinanziamento su un’opera che ne costerà 9 complessivamente, il terzo ponte costerà con le opere complementari 28 milioni di euro, 23 milioni per il solo ponte, quindi ai 12 milioni dei fondi Crosetto era necessario aggiungere altrettanti fondi, non parliamo di una passeggiata».
E chi potrebbe mettere i fondi rimanenti? «La Asti-Cuneo che avrebbe dovuto co finanziare interamente l’opera e che ora troverebbe a disposizione 5 milioni di euro. Dovrà essere all’altezza il Ministero dei trasporti nel momento in cui andrà a firmare il nuovo accordo con la concessionaria per il completamento dell’autostrada».
E a chi propone di dividere i fondi su più opere per non perdere il treno Marello replica: «Ripeto che i ritardi non sono da imputare in alcun modo al comune di Alba. Se c’è la volontà politica è possibile richiedere che questi fondi vengano prolungati nella loro durata, non è fantascienza, basta inserirli in una finanziaria e prolungarne la vita»
Il primo cittadino albese conclude: «Ribadisco il mio invito ai parlamentari cuneesi, i 5 milioni sono messi sul piatto, la sua parte il comune di Alba la farà, ora tocca agli altri attori in campo».
Marcello Pasquero
Gli attacchi di Cirio, Perosino e Bo
Se ne è discusso anche in consiglio
Del terzo ponte sul Tanaro si è discusso anche nel consiglio comunale di venerdì 20 aprile. Il consigliere di Fratelli d’Italia, partito di cui fa parte Guido Crosetto che richiese nel 2006 lo sblocco di 24 milioni di euro per la provincia di Cuneo con i celeberrimi Fondi Crosetto, Emanuele Bolla ha commentato: «I fondi Crosetto hanno una data di scadenza scritta ben chiara ed è il 2021. Parliamo di 12 milioni di euro a cofinanziamento del terzo ponte sul Tanaro che se non saranno spesi su quell’opera andranno persi. È impensabile immaginare di completare il ponte entro il 2021, quindi bisognerà intervenire per prendere più tempo e spostare la scadenza più avanti, anche tramite un intervento politico. Se non riusciremo ad assicurarci questi fondi calerà il sipario sul terzo ponte».
Contrapposta a maggioranza e al resto dell’opposizione la posizione del pentastellato Ivano Martinetti: «Trovo assurdo che si continui a pensare di spendere ingenti risorse per portare le auto nel centro di Alba. Vorrei che questi fondi venissero messi a disposizione per costruire parcheggi fuori dal centro storico e per creare un’adeguata rete di trasporti in modo da togliere gran parte del traffico in città come avviene in gran parte delle città del nord Europa dove la qualità della vita è superiore rispetto all’Italia».
Marcello Pasquero