Vinvara un curioso termine piemontese che indica un animaletto selvatico

Abitare il Piemontese: con Paolo Tibaldi impariamo il significato di "Suagné"

Vinvara: Scoiattolo europeo (sciurus vulgaris)

Visto il vivido interesse manifestato la scorsa settimana per la disquisizione sulle erbe spontanee, continuiamo a parlare di natura passando in rassegna alcuni nomi originali che la lingua piemontese attribuisce agli animali selvatici.

Infatti, se la ratavlòiȓa è il pipistrello, la galin-a ‘d San Pé è la coccinella. Se il ribàtabuse è lo scarabeo stercorario, quando ci dicono che siamo al pian dij bàbi, significa che non siamo molto più su di un rospo.

Ma per quanto coloriti ed intuibili siano alcuni termini, ve ne sono altrettanti che arrivano parecchio da lontano. È il caso dell’animale di cui parliamo oggi. Vinvara, vinvèra, avrisseȓa, agì, schireu, scherieul, scassanissole, bërra…sono soltanto alcuni nomi piemontesi che indicano uno dei roditori più comuni delle nostre campagne, anche se ultimamente spopola anche nelle più conosciute metropoli: lo scoiattolo, unico animale in grado di farsi ombra con la sua stessa coda.

Bisogna avere molta fortuna e una vista acuta per poterne scorgere qualcuno, giacché sono difficili da avvicinare. Questa particolare specie autoctona dal colore marroncino, talvolta tendente al rossastro, è purtroppo in declino poiché è stata introdotta la specie grigia nord-americana.

Vinvara, appartenente al patrimonio vernacolo piemontese, non è una parola isolata e di essa si possono trovare corrispondenze perfino in altre lingue d’Europa – anche non neolatine – ma pur sempre indoeuropee. Bisogna però sapere che risale al latino classico viverra ed ha un’origine assai antica, essendo rimasta inalterata per moltissimo tempo prima di giungere fino a noi tale e quale. È curioso, tuttavia, il fatto che presso Plinio con Viverra s’intende il furetto.

Proprio tra i viverridi, nella nostra zona abbiamo la beloȓa che è la donnola e la faina è chiamata foìn.

Il “Mont Vin Vert”, nulla ha da vedere con il vino verde, come potrebbe apparire, in quanto altro non è che il Mont Vinverre, ossia il “Monte delle Marmotte”. È proprio vero, come in questo caso, che a seconda del luogo specifico, anche una parola può variare significato.

Paolo Tibaldi

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