Il volto più sociale dell’Arma, vicina agli anziani e ai bimbi

Il volto più sociale dell’Arma, vicina agli anziani e ai bimbi 9

ALBA I Carabinieri sempre più svolgono attività di informazione e di sostegno ai più deboli
Di solito li si nota impegnati in posti di controllo sulle strade, ci si augura di vederli comparire quando si è in difficoltà o si subisce una violenza, un furto o si è testimoni di una condotta illecita. Ma capita anche (e sempre più spesso) di vedere i Carabinieri della Compagnia di Alba nei centri anziani, nelle chiese, nelle scuole, in ospedale e negli asili. Un’attività a sfondo sociale, gestita finora sotto silenzio ma che merita di essere conosciuta, al pari di quella, più nota e visibile, contro la criminalità.

A dare impulso e stabilità a ciò che prima, forse, era più lasciato alla sensibilità del singolo militare è stato, ad Alba, il capitano Giacomo Conte, che in questi ultimi due anni ha promosso iniziative diverse, dalla consegna dei doni natalizi ai bambini in ospedale alla spesa fatta all’anziano sorpreso a rubare il prosciutto al supermercato, dagli incontri in chiesa o nei centri anziani per illustrare come non cadere in certe truffe, a quelli nelle scuole sul bullismo o negli asili, per far giocare i bambini con sirena e lampeggianti. Come accaduto all’asilo Nostra Signora del Suffragio di Mussotto venerdì 18 maggio, dove lo abbiamo incontrato.

Attorniato dai bimbetti di 3, 4 e 5 anni, Conte ha dichiarato: «Questi momenti vogliono avvicinare l’Arma dei Carabinieri ai cittadini di ogni età. Non solo in caso di reati, in occasione dei quali cerchiamo di offrire vicinanza e sostegno, ma anche in situazioni delicate come i maltrattamenti in famiglia o lo stalking. Ci tengo molto a sottolineare che il mio primo pensiero è quello di riuscire a dare una risposta concreta al cittadino, iniziando proprio da chi ha più bisogno di una mano, soprattutto in una società come quella odierna dove spesso chi ha più difficoltà diventa preda di malfattori e disonesti che non si fanno remore a colpire chi è più debole e indifeso».

v.p.

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