L’Arol cresce ancora e rivolge l’attenzione al ramo dei cosmetici

L'Arol di Canelli ha acquisito un'azienda emiliana

CANELLI  La Arol di Canelli entra nel settore dell’industria cosmetica. L’azienda metalmeccanica canellese, tra le più importanti dell’economia astigiana e leader mondiale nella progettazione e nella produzione di sistemi di capsulatura e tappatura, ha siglato l’accordo con la Tirelli di Porto Mantovano, specializzata in macchinari per il riempimento, la chiusura e l’etichettatura di prodotti cosmetici. La partnership con Tirelli si aggiunge alle precedenti collaborazioni con Ft system di Alseno (Piacenza), L-Pro di Camisano Vicentino (specialisti in sistemi d’ispezione e controllo non distruttivi, sia in linea, sia in laboratorio) e Unimac-Gherri di Montecchio Emilia, che produce capsulatrici e riempitrici lineari per contenitori di vetro.

«Siamo particolarmente soddisfatti di aver arricchito l’offerta ai nostri clienti con le tecnologie progettate da Tirelli, da oltre cinquant’anni sinonimo di qualità e affidabilità nella progettazione e produzione di sistemi di riempimento, chiusura ed etichettatura», dice Alberto Cirio, amministratore delegato del gruppo.

«Grazie all’integrazione in Arol, saremo in grado in tempi brevissimi di ampliare la nostra presenza commerciale e post vendita in tutto il mondo, di aumentare la capacità produttiva, nonché di realizzare lo sviluppo digitale dei nostri sistemi», aggiungono Roberto e Giacomo Tirelli, amministratori delegati dell’omonima aziende di Porto Mantovano.

Il gruppo Arol adesso può contare su più di 750 specialisti, nelle cinque sedi produttive italiane e nelle 14 succursali operative in quattro continenti, che servono una base di 31.400 macchine installate in tutto il mondo.

Fabio Gallina

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