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Invasione di stranieri in Italia? Per il Ministero mai cosi pochi gli sbarchi

Invasione di stranieri in Italia? Per il Ministero mai cosi pochi gli sbarchi

MIGRANTI I migranti premono come una minaccia sulle coste italiane: così pare a sentire il clamore con cui si parla degli stranieri che solcano il Mediterraneo, quasi andassero in crociera, come qualcuno ha detto. Le politiche migratorie sono al centro del dibattito da anni, tanto da essere diventate l’ago della bilancia delle ultime elezioni del 4 marzo. Il neoministro dell’interno, il leghista Matteo Salvini, ha chiuso i porti alla nave Aquarius, lasciandoli però aperti a tutte le altre, meno mediatiche, dopo aver lanciato strali contro l’Europa incoerente e gli accordi di Dublino.

Nel quadro apocalittico che emerge dalla pagina Facebook del segretario del Carroccio e da alcuni telegiornali e giornali, stupisce leggere i numeri reali dei flussi migratori verso le coste italiane. Con l’aiuto dei dati forniti dal Ministero dell’interno stesso e di un articolo del Sole 24 Ore dal titolo eloquente – Migranti, i numeri veri degli sbarchi in Italia (non c’è alcuna invasione) –, proviamo almeno a fare chiarezza.

Dal primo gennaio del 2018 a oggi, secondo i dati del ministero guidato da Matteo Salvini, gli stranieri sbarcati in Italia sono stati 14.330: si è cioè registrato un calo del 76,8% rispetto ai primi sei mesi del 2017, quando furono 61.799, e del 72,37% rispetto al 2016 (51.863). In particolare, i numeri di quelli provenienti dalla Libia sono calati dai 59.277 dei primi sei mesi del 2017 ai 9.832 dell’anno in corso: l’83,4% in meno nell’arco di 12 mesi.

«I numeri, aggiornati quotidianamente dal Viminale, fotografano una dinamica che sembra sposarsi male con gli allarmi sull’invasione e il traffico di esseri umani pubblicizzati nel vivo della campagna elettorale. A questo ritmo, è inverosimile che il bilancio dell’intero 2018 riesca anche solo ad avvicinarsi agli standard del biennio precedente: 181.436 migranti sbarcati nel 2016 e 119.369 nel 2017. Il calo è avvenuto sotto il Governo guidato dall’allora premier Paolo Gentiloni, quando il Ministero dell’interno era guidato da Marco Minniti», scrive il giornale di Confindustria.

Calano anche i minori non accompagnati, dai 25.846 del 2016 ai 2.171 registrati all’11 giugno. I tre porti più interessati dagli sbarchi sono stati Pozzallo (Ragusa) con 2.457 migranti, Messina con 2.273 migranti e Augusta (Siracusa) con 2.227 persone. L’isola di Lampedusa, diventata uno dei luoghi simbolo dell’emergenza umanitaria, è ferma a 1.057 stranieri approdati dall’inizio dell’anno a oggi.

«Le nazionalità più rappresentate al momento dell’arrivo in Italia sono Tunisia (2.940, il 21%), Eritrea (2.228, il 16%), Sudan (1.066, il 7%) e Nigeria (1.052, sempre il 7%). Il meccanismo di ricollocazione è scattato finora su un totale di 12.719 persone, prevalentemente in direzione di Germania (5.435), Svezia (1.408) e Paesi Bassi (1.020)», precisa il Sole 24 Ore.

In sostanza, 14.330 stranieri sono arrivati nei primi sei mesi dell’anno sulle coste italiane, 12.719 persone sono state ricollocate, con un aumento del numero dei migranti di sole 1.611 unità. Possiamo chiamarla invasione?

Marcello Pasquero

 

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