Marello scrive al Ministro della giustizia: “Riaprite il tribunale di Alba”

Il polo fieristico? Martinetti vuole farlo nell’ex tribunale

ALBA Il sindaco di Alba Maurizio Marello scrive al neo ministro della giustizia Alfonso Bonafede per chiedere un intervento diretto e risolutivo per la riapertura del tribunale di Alba. Il primo cittadino albese scrive: «Il contratto per l’autoproclamatosi “Governo del cambiamento” prevede nella parte dedicata alla magistratura e ai tribunali che: “Occorra una rivisitazione della geografia giudiziaria modificando la riforma del 2012 che ha accentrato sedi e funzioni con l’obiettivo di riportare tribunali, procure e uffici del giudice di pace vicino ai cittadini e alle imprese”».

Leggendo queste parole nel contratto di Governo il Sindaco sarebbe sobbalzato sulla sedia di fronte alla possibilità di riaprire il dossier del tribunale albese ritenuto ormai definitivamente chiuso. «Anche se nulla è stato detto sul tema dal Presidente del Consiglio Conte nel suo discorso di insediamento ritengo che quanto previsto nel contratto sia ben presente a lei, Ministro», prosegue Marello nella propria lettera e aggiunge: «Come forse lei saprà l’amministrazione dal sottoscritto diretta, interpretando l’unanime volontà dei cittadini di Alba e di quasi 200 mila persone interessate dall’attività del tribunale, si è fermamente opposta alla chiusura giudicando l’accorpamento con Asti illogico e ingiusto e tale lo riteniamo ancora oggi».

Marello conclude la lettera, a cui ha allegato le motivazioni per evitare la chiusura presentate al Governo in carica nel 2012, con l’invito a Bonafede a un incontro: «Le sarei grato se potessi illustrarle personalmente, con l’ultimo presidente dell’ordine degli avvocati di Alba, le ragioni di questo territorio, con l’auguro che il suo Governo intenda concretamente mettere mano alla riforma del 2012». Si conclude con queste parole una missiva cordiale, ma ferma, con cui la città di Alba, le Langhe e il Roero auspicano di riaprire la questione del tribunale di Alba, il più virtuoso del Piemonte, prima di essere soppresso.

Marcello Pasquero

Banner Gazzetta d'Alba